XXVII Premio Firenze


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Aurelio Zucchi

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SEZIONE B - POESIA INEDITA

FIORINO D'ORO
AURELIO ZUCCHI

per la poesia inedita

con la seguente motivazione:

I versi di questo autore, di notevole impatto lirico-emotivo, si fanno apprezzare ed amare per la gradevole fluidità del ritmo e per l'espressione di sentimenti non certo di maniera, resi con appropriata conoscenza dello strumento poetico.


PENOMBRA

Ma quale malinconico ostentare
emerge adesso ch'ogni luce affonda?
E che tristezza prendermi vorrebbe
solo perché distratto è ora il sole?

Penombra voglio solo a regolare
contrasti e toni a crescer troppo in fretta,
a rischiararmi dentro negli anfratti
del divenir compagno dei miei anni.

Penombra arrivi ad acquietare il giorno,
a renderlo una prova di livello
così che nella sporta poi finisca
per fare parte di quel mio fluire.

Se l'alba e il dì non sono sufficienti
a dirozzare i dubbi e le paure,
l'arrivo necessario della sera
ridesta ben la consapevolezza.

Penombra voglio ad addolcire il plasma
per decantar le facili tossine
così che ingenua presunzion mi prenda
del navigar i più puliti mari.

Penombra arrivi a frantumare il prisma
ed indagar da dove parte il raggio.
Da lì seguir le mille direzioni
e poi, al sonno, ricompor cristalli.

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