XXIX Premio Firenze


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Premessa del Vice Presidente al Catalogo Arti Visive

arti visive

Quest'anno la premessa al catalogo della XXIX edizione del Premio Firenze è improntata sui due personaggi, passati a nuova vita, che hanno dato forma e dimensione a questa manifestazione. Senza di loro il premio non sarebbe nato e non esisterebbe.
Mi riferisco per primo al prof. Mario Conti fondatore del Centro Culturale Firenze-Europa ed ideatore del Premio Firenze. Mario, fonte di ispirazione, rivive nei pensieri di coloro che ne apprezzarono le straordinarie doti di umanità e di cultura, le non comuni qualità di letterato, di educatore, di artista, definendolo "l'uomo che amava la poesia della vita"; ed a questo proposito cito una frase di Baudelaire che lo identifica pienamente: "Fortunato colui che sulla vita plana e, sicuro, intende la segreta lingua dei fiori e delle cose mute".
L'altra figura fondamentale nella realizzazione del Premio Firenze è stata quella di Paolo Baracchi, ideatore e direttore della rivista Eco d'arte moderna. Figura fondamentale nel panorama artistico nazionale è stato la chiave di volta nell'istituire, all'interno del Premio Firenze, la sezione Arti Visive di cui è stato per molti anni presidente della giuria svolgendo il suo lavoro, non facile, con imparzialità e serietà.
La sua professionalità ha dato affidabilità e visibilità ad una manifestazione che è diventata uno degli eventi più importanti a livello nazionale ed internazionale, collegando ed unendo fra loro, accanto a letterati e poeti, artisti provenienti dai più svariati angoli del mondo in un confronto serio e leale fra le più variegate forme espressive.
Per il terzo anno consecutivo non sarò presente fisicamente alla manifestazione trovandomi in Messico come ambasciatore culturale della città che amo ma sono certo che il premio si svolgerà al meglio, ispirato da coloro che lo hanno plasmato, rilucendo nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio.
E Firenze, che da secoli è uno dei luoghi privilegiati di incontri e confronti di nuove idee, con il suono delle "chiarine" saprà accogliere tutti i poeti e gli artisti che hanno partecipato a questa XXIX edizione con la discreta e posata sobrietà che la distingue ma nella convinzione che l'amore per l'arte accomuna ed unisce tutti i popoli del mondo.
Il premio avrà il suo seguito nelle varie mostre distribuite in punti strategici della città, dimostrando ancora una volta l'alto livello raggiunto dalla manifestazione.
Un doveroso ringraziamento va a tutti coloro che ogni anno si prodigano perché la manifestazione abbia il meritato successo e mi riferisco al consiglio direttivo del Centro Culturale Firenze-Europa "Mario Conti" che organizza il premio stesso ed in particolare al Presidente Marco Cellai che con grande sforzo e dedizione completa ed insostituibile fa sì che ogni anno il miracolo si compia; alla giuria della sezione Arti Visive che ha il compito non facile di selezionare i premiati in un contesto di qualità sempre più alto, allo staff della casa editrice Il Candelaio, che realizza il catalogo, all'arch. Riccardo Saldarelli e Giusi Celeste che curano la parte informatica e la mostra virtuale, all'amico Fabrizio Borghini che diffonde nel mondo le riprese della premiazione, alle Istituzioni che patrocinano l'evento o collaborano alla sua migliore riuscita ed agli sponsors che contribuiscono alla realizzazione della manifestazione.


Pier Luigi Viti
Vice Presidente del
Centro Culturale Firenze-Europa "Mario Conti"



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