Dante Maffia
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SEZIONE A - POESIA EDITA
FIORINO D'ORO
DANTE MAFFIA
per il volume
"LA STRADA SCONNESSA"
(Passigli Editori - Firenze 2011)
con la seguente motivazione:
In questo ultimo (per ora) capitolo della sua autobiografia in versi, Dante Maffia conferma ed esalta quei tratti della sua vena lirica che attrassero su di lui, esordiente ventottenne, l'attenzione e la stima di un Palazzeschi, a partire dal pathos accalorato e tutto calabrese della sua poetica. Ne emerge il bilancio esistenziale di un "grande isolato" della nostra letteratura, che in tutti i campi, dalla narrativa alla lirica, ha saputo lasciare un'impronta originale e profonda
La Giuria del Premio Firenze
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Dal volume: "LA STRADA SCONNESSA"
AVREI VOLUTO
Avrei voluto che le giornate fossero cariche di nidi e di fragole, e che Dio mi prendesse a braccetto a ogni tramonto per raccontarmi della sua gioia e degli angeli mentre un sole d'aragosta si stupisce del se stesso bambino e s'ubriaca.
Il mio cavallo a dondolo sognato me lo caricherei addosso e lo porterei su un promontorio lucente di rugiada come specchio che freme a ogni cometa.
Avrei voluto che il giardino di casa fosse sempre pennuto e immacolato, coi mandorli che cantano, e scoiattoli che sembrano flauti d'un altro pianeta. Oggi c'è il battesimo delle aiuole in fiore, il mare è geloso dei garofani screziati.
Mentre andavano a scuola le ragazze con le gambe scoperte oltre il ginocchio i miei occhi sentivano lo strazio del non poter essere uno stuolo.
Da lontani deserti giunge il grido delle oasi stanche, lo sciopero delle conchiglie si attua in cima a onde a schiume aperte. Bevo fuoco e affronto lo sconforto fiero del pasto e del debole amore. Non ho che secchi agrumi in dispersione.
In queste pagine vuote o troppo piene che il mare scrive e cancella adirato, trovo la necessità del tuo rifiuto, sento che puoi risorgere, se vuoi.
Il sonno arriva quando non c'è spazio per le piume e gli insetti. Origlia al lume dell'infanzia e una cesta di frutta manda odori e note già da tempo ammuffite nel labirinto del tuo cuore. Muore chi riconosce l'alfabeto. |