Fadi Nasr - XXXIII Premio Firenze

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Fadi Nasr

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SEZIONE B - POESIA INEDITA

FIORINO D’ARGENTO
FADI NASR

“RIMANE ICASTICO”

“Il pensiero poetico di Fadi Nasr si sviluppa su due binari che sembrano totalmente diversi, ma che ottengono il risultato voluto.
Di fatto, le immagini forti e dolorose si avvalgono di un lessico “icasticamente” tagliente ed essenziale e, in contrapposizione, il poeta costruisce i versi ricorrendo alla musicalità di una metrica classica. La nostalgia del passato si manifesta nella chiusa della composizione: “suturo e muro ogni futuro che nasce infranto/ma rimane icastico che l’ieri mi manca tanto”

La Giuria del Premio Firenze


RIMANE  ICASTICO

Ombrellare con il fare finta una gioia dipinta
parlare di altro sotto mille cieli di domani
cancellare l’indirizzo di una casa variopinta
zuzzerellare coi raggi d’autunno nelle mani

Si può fare, potrebbe andare. Io dico tanto
è sempre meglio di un uomo che ha pianto

  ombrello, parlo, cancello e zuzzerello
  ma forse, non basta nemmeno quello

sconvivere dal vivere che morire mi fa quasi
scucire spifferi di brezze di certezze anonime
saltare i titoli di coda e rivivere scene e frasi
slegarsi dal passato e le sue pagine omonime

Reflussi di miei visceri vengono ad assalirmi
non appena di colori sperimento in vestirmi

  sconvivo, scucio, salto, rivivo per slegarmi
  ma forse basta no per dal male spurgarmi

suturare un legamento tra parole e il mento
stillare la siccità che di promesse è satollata
murare i vani dell’anima con il piacimento
ed accontentarsi di una speranza rincollata

Non mi importa più a quale porta bussare
ora che il cuore non c’è, la testa saprò usare

suturo e muro ogni futuro che nasce infranto
ma rimane icastico che l’ieri mi manca tanto.


 
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