XXXI Premio Firenze


Vai ai contenuti

Massimo Orlandini

letteratura > premiati letteratura

SEZIONE B - POESIA INEDITA

MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo)
MASSIMO ORLANDINI

per la poesia inedita

"LUCE D'ESTATE"

con la seguente motivazione:


Poesie dal ritmo incalzante, quelle di Massimo Orlandini, che uniscono a tematiche incisive, un attento uso della sonorità delle parole.
Le immagini scorrono- come in un film- sulla scia della "Luce d'estate" che inonda e illumina, attraverso bellissime metafore legate alla natura ed ai suoi mutamenti, la riscoperta della bellezza della vita che, dopo "piogge battenti e notti oscure" portano ad "albe miracolose" ed alla serenità.


La Giuria del Premio Firenze

LUCE D'ESTATE

È un sole quello che riempie le mie immagini,
che ingiallisce tutte le figure
e che affievolisce le ombre a mezzogiorno.
Il calore della vita si appiccica sulla pelle,
a socchiudere gli occhi per non distrarsi,
a respirare profondamente l'afa piena d'estate,
a cercare frescori futuri e notti stellate.
Ogni tanto ritornano echi passati,
ma subito si confondono col frastuono odierno,
pieno di balli sorridenti e di musiche crescenti,
così che nessuno li sente,
né dentro, né fuori.
Si ergono maestose dimore lungo il cammino,
palafitte su un mare cristallino
sui riflessi azzurra
la brezza sfiora odori sul volto
e porta ciocche di desideri davanti agli occhi.
I passi del cammino di un tempo,
sguardo fisso della testa reclinata,
sono danze oggi e saltelli gioiosi
e battono ritmi per ascoltatori attenti
e percorrono mète mai pensate.
Si susseguono i giorni
come battiti d'ali,
o più frenetici per spingersi in alto
o più lenti per planare,
ma sempre a prendere forza dal vento contrario
ad osservare soluzioni apparentemente lontane,
ma realmente emerse dal vicino cuore.
Sono stati accesi fuochi improvvisi
e sono arrivate piogge battenti,
sono state alzate voci menzognere
e di sono spente come l'eco sulla neve
nelle cime delle mie vere montagne,
ci sono state notti oscure
ma hanno portato solo albe miracolose.
Sono tatuaggi interiori, indelebili,
ma abbelliscono la vita
disegnando solo la pelle
e senza intaccare ormai il profondo.
Circondato da teli bianchi e leggeri,
giocoso mi rincorro
in un nascondino con me stesso
e pazze corse per raggiungermi
se mi vedo da lontano
e fragorose risa, quando mi ritrovo.
Il labirinto di specchi della pazzia di un tempo,
oggi riflette dappertutto
l'immagine della vita mia
e sul tutto si adagia serena.

home page | bando concorso | arti visive | letteratura | premi speciali | video | il centro | contatti | credits e partners | Mappa del sito


Torna ai contenuti | Torna al menu