LUCE D'ESTATE
È un sole quello che riempie le mie immagini, che ingiallisce tutte le figure e che affievolisce le ombre a mezzogiorno. Il calore della vita si appiccica sulla pelle, a socchiudere gli occhi per non distrarsi, a respirare profondamente l'afa piena d'estate, a cercare frescori futuri e notti stellate. Ogni tanto ritornano echi passati, ma subito si confondono col frastuono odierno, pieno di balli sorridenti e di musiche crescenti, così che nessuno li sente, né dentro, né fuori. Si ergono maestose dimore lungo il cammino, palafitte su un mare cristallino sui riflessi azzurra la brezza sfiora odori sul volto e porta ciocche di desideri davanti agli occhi. I passi del cammino di un tempo, sguardo fisso della testa reclinata, sono danze oggi e saltelli gioiosi e battono ritmi per ascoltatori attenti e percorrono mète mai pensate. Si susseguono i giorni come battiti d'ali, o più frenetici per spingersi in alto o più lenti per planare, ma sempre a prendere forza dal vento contrario ad osservare soluzioni apparentemente lontane, ma realmente emerse dal vicino cuore. Sono stati accesi fuochi improvvisi e sono arrivate piogge battenti, sono state alzate voci menzognere e di sono spente come l'eco sulla neve nelle cime delle mie vere montagne, ci sono state notti oscure ma hanno portato solo albe miracolose. Sono tatuaggi interiori, indelebili, ma abbelliscono la vita disegnando solo la pelle e senza intaccare ormai il profondo. Circondato da teli bianchi e leggeri, giocoso mi rincorro in un nascondino con me stesso e pazze corse per raggiungermi se mi vedo da lontano e fragorose risa, quando mi ritrovo. Il labirinto di specchi della pazzia di un tempo, oggi riflette dappertutto l'immagine della vita mia e sul tutto si adagia serena. |