XXXI Premio Firenze

GLI AMANTI

Dalla luna anelo al suo odore
che mi manca ancora,
come un fiore senza colori,
come il sangue senza vene,
come quando la terra trema,
come un gemito che non viene.

Da sola con la notte
aspetto l'alba del nuovo anno,
all'ombra della sua ombra
aspetto una luce sui nostri momenti,
come una gloria sui miei rimpianti,
come una fiamma sui desideri spenti.

Nenie lontane disperse nell'aria
mi riportano il senso del vero Amore,
quello che non ho ancora conosciuto,
quello che non va mai perduto,
quello che non ti abbandona,
quello "ch'a nullo amato amar perdona".

Mi sono cibata di briciole
che celebrerò alla gogna,
nascondendo al mondo
la vergogna di essere donna,
di un dolore urlato allo specchio,
di una giovante Amante che invecchia.

Il tempo va avanti
mentre resto senza resa
ad aspettare un gesto
che mi conforti l'attesa…
come un calore penetrante …
fino in fondo alle mie difese ..

Sola e distante,
fredda e pesante,
stanca di ricordi,
parole scempie e gesti inermi,
stanca di voglie,
e di una veglia senza risveglio.

Niente ha destato il mio Amante,
niente di me è stato importante.

Capodanno