XXVIII Premio Firenze


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Mauro Montacchiesi

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SEZIONE A - POESIA EDITA

MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo)
MAURO MONTACCHIESI

per il volume



"LABIRINTISMO"
(Accademia Internazionale Il Convivio - Castiglione di Sicilia (CT) 2010)

con la seguente motivazione:

Poesie che spaziano tra stili diversi, tra idiomi differenti e persino tra vari dialetti italiani. Il lessico, che dà vita a tutto questo è sempre colto, ricercato ed avvincente.
Il "labirinto" di Mauro Montacchiesi è, dunque, vario, policromo e affascinante in tutte le stanze che lo compongono e, in particolare, nella sezione "È la voce del cuore" ricco di immagini suggestive legate alla bellezza della natura.


dal volume: LABIRINTISMO

CHIMERE MARINE

Di quei giorni miei bambini
più preziosi dei rubini,
indelebilmente reco,
ancor dell'onde sento l'eco,

sculte nella mente,
lucida e fremente,
le luci mistiche di quei tramonti,
ch'eran di fiaba, di fantastici racconti!

Luci deliziosamente intrise,
repentine ed improvvise,
d'indaco, di rosa e pur di viola,
o come fiori gialli di corniola!

E mi ricordo,
in piedi del mar sul bordo,
con pennelli fabbricati di brezza,
che scorrevan lievi come una carezza,
davo corpo a chimere marine,
trasparenti e alabastrine,
e respiravo gli oleandri rosa e bianchi,
che nascondevan d'argilla que' calanchi,

che insieme alla brezza di salsedine pregna,
fino a laggiù, dove la pace regna,
inebriavano il sole che si spegneva nel mare,
delle tenebre preparando l'altare!

Ed avevan l'aspetto,
era quello l'effetto,
di arcane entità i cupi scogli,
brulli di vita e di germogli,

lievemente blanditi dai marosi,
che li avevan ormai corrosi!

Tra i lor spuntoni caldi di sole ancora,
m'avventuravo allora,

dietro a qualche scorpione,
ora in ginocchio, ora carpone!
E poi, corruscava l'orizzonte,
come, al mutar colore, camaleonte!

Ora come d'autunno di foglie un prato,
o come le fiamme di un fuoco appena appiccato!
Ora come un grigio, argenteo metallo,
o rosso quasi, come la cresta d'un gallo!

Intanto le brezze morenti
e le tranquille correnti,
di quei tramonti sperduti,
di quei momenti goduti,

consegnavano all'oblio,
con un dolce rollio,
ogni ricordo di quei miei paesaggi,
ogni bottiglia per il nulla contenenti messaggi!

Di luce le ultime rifrazioni,
di sfumature nel color arancioni,
a dileguarsi andavano man mano,
delicate come voci di mezzo-soprano!

E così, volando del tempo tra i meandri,
torno ogni tanto da quegli oleandri,
e ridipingo variopinte chimere,
e rivivo le stesse atmosfere!

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