XXVIII Premio Firenze


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Giovanni Caso

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SEZIONE B - POESIA INEDITA

FIORINO D'ARGENTO (ex-aequo)
GIOVANNI CASO

per la poesia inedita

con la seguente motivazione:


Poesia molto curata nell' espressione colta, nella costruzione dei versi e nell'utilizzo di metafore suggestive che riescono a congiungere la corporeità, al mondo immaginario dell'esistere. Chiedendosi, appunto, il senso della vita, il poeta chiude la sua lirica con questa domanda che è già una risposta: "È questa luna d'ambra che ci cammina dentro e non ci brucia?"

SPIEGATEMI LA VITA
Siate buoni, spiegatemi la vita,
ditemi da che parte arriva il vento
che muove i giorni all'affannoso andare.
Rinuncio a intrattenere i mille istanti
che, sfarfallando, volano nell'aria
e non si fanno prendere. Conosco
il grido delle cellule, il tormento
della carne che cede all'insorgenza
dei tanti mali, so l'intemperanza
del corpo che si schianta.

Eppure è luce
negli occhi della sera, c'è un profumo
che mescola le cose, un'innocenza
che avvolge la penombra della stanza
in cui m'invento fuochi. Il cellulare
tace da giorni, ma ho colloqui intensi
col moscone che ronza e mi travolge
in cerca di un'uscita. Uguale volo
è il mio, tra le fuggevoli stagioni
di questa migrazione.

Mi sorprendo
se un petalo attraversa il mio balcone
senza un grido, un dolore. E tutto accade
come sempre, l'attesa non modifica
nulla di questo scorrere infinito.
La lampada del tempo ha una fiammella
appena vorticante, eppure dura,
resiste insonne. È dunque questo è il senso
dell'esistere? È questa luna d'ambra
che ci cammina dentro e non ci brucia?

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