Saluto del Presidente per il Catalogo Arti Visive - XXXVIII Premio Firenze

XXXVIII Premio Firenze
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Saluto del Presidente per il Catalogo Arti Visive

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E così, forse, ce l’abbiamo fatta. Ancora una volta, anzi per la ventisettesima volta. Già, con l’attuale, siamo alla ventisettesima edizione del Premio Firenze aperto e allargato alle Arti Visive e, conseguenzialmente, a questa nuova edizione del catalogo. L’edizione sicuramente più sofferta. Per i tanti timori di partenza. Anzi, di ripartenza dopo l’obbligato stop del 2020, causa pandemia. Per gli accresciuti, pesanti vincoli burocratici nella preparazione e nella declinazione operativa del Premio. Per i dubbi – quantomai smentiti dai dati – sulla rinnovanda volontà di artisti (e letterati) di rimettersi in gioco in una competizione ormai di rilevanza sovranazionale ove il confronto della creatività, della fantasia, della realizzazione fattuale sarebbe stato inevitabilmente pesante, forse dolce, forse amaro. E, invece, 139 opere a concorso nel comparto, unitamente alle 349 in quello letterario, hanno clamorosamente smentito i nostri – i miei – dubbi, in un risultato straordinario, se collegato al periodo ed alla situazione ancor oggi in atto, dovuto, nel comparto arti visive, al lavoro di Giusi Celeste nella declinazione informatica, di cui al sito web del Centro Culturale ed alle collegate iniziative, di Roberta Fiorini, coordinatrice impareggiabile del lavoro di preparazione e di assunzione di responsabilità da parte della Giuria di merito, di Riccardo Saldarelli che, pur da remoto, ha saputo e voluto rivendicare – come nella  sua premessa in questo catalogo – intuizioni difficilmente concordabili al momento e, al contempo, auspicare nuovi “battesimi” che spero possano essere interpretati e “lavorati” al meglio da generazioni più fresche e vispe della mia. E non a caso, per la prima volta nella storia del concorso, sono stati attribuiti 2 Premi Firenze Giovani sia nel comparto arti visive che in quello letterario, a specifica riaffermazione di un “testimone” da trasmettere quanto prima possibile.  
Le opere presentate hanno messo in forte imbarazzo le Giurie di merito, anche e, soprattutto, per la loro qualità e c’è voluta tutta la duttilità e la “professionalità” artistica (e letteraria) dei loro componenti per analizzarle e valutarle a fondo ai fini della stesura delle graduatorie finali...
D’altro canto la prestigiosità dei Patrocini istituzionali concessi – dal Parlamento Europeo al Consiglio Nazionale delle Ricerche, dal Comune alla Città Metropolitana di Firenze, dall’Automobile Club al Rotary Club Firenze Ovest – ha riconfermato l’importanza assunta dal Premio Firenze nel panorama artistico-letterario nazionale e sovranazionale.
E i significativi contributi della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, del Consiglio Regionale della Toscana,  dell'Automobile Club Firenze, del Rotary Club Firenze Ovest e, auspicabilmente, del Comune di Firenze,  nonché degli sponsors di rango, di cui al bando di concorso, hanno premiato la speranza e la fiducia del Premio verso le giovani generazioni, gli artisti (e i letterati) che hanno contratto, con la loro partecipazione, l’ennesima scommessa della loro vita.
Un ringraziamento va, infine, a tutti gli Artisti - di oggi, di ieri e, auspicabilmente, di domani - che, ormai assommabili a varie migliaia, hanno avallato, con i colleghi delle sezioni letterarie, l'esplicitazione concreta di quella Libertà della Cultura che è stata e sarà la Cultura della Libertà del Premio Firenze.

On. Marco Cellai
Presidente del
Centro Culturale Firenze-Europa “Mario Conti”
  
  
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