Premessa per il Catalogo Arti Visive del Presidente della Commissione Giudicatrice - XXXVIII Premio Firenze

XXXVIII Premio Firenze
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Premessa per il Catalogo Arti Visive del Presidente della Commissione Giudicatrice

arti visive
Che fine ha fatto l'arte?
... mi pongo e pongo questa domanda in tempi che chiamerei *surreali* o meglio di una *distopia avverata* avviandoci ad un terzo anno anch’esso probabilmente emergenziale… così come molte emergency operating entities anche la nostra commissione artistica ha dovuto operare in work remotely
Che fine ha fatto l'arte? Continuo e continuerò a domandarmelo, a maggior ragione ora che informatica e telematica, il *digitale* per intenderci, stanno forse appiattendo il mondo della comunicazione, per fini diversi s’intende, con un uso sfacciato e bulemico del *notiziare, notificando* che ritengo ben diverso dal comunicare… ma è anche vero che, guardando al “bicchiere mezzo pieno”, lo stanno contemporaneamente velocizzando, in una espansione frattale ed inaspettata per taluni versi, snocciolando di continuo invitanti novità tecnologiche per gestire una sempre più ampia mole di dati che va accumulandosi in una fatale discarica della memoria, negli hard disk dei nostri devices, intendo. Ci viene per fortuna in soccorso il cloud… gli smartphones sono sempre più stracarichi di immagini… il che mi fa porre sempre più la perentoria domanda dov'è l'arte? tra immagini digitali di ogni genere, ricavate, trasmesse, corrette, ritrasmesse, whatsappate, eccetera eccetera… di paesaggi, di figure, di gruppi di famiglia, di cartoline di Natale, di auguri, di ricordi vari tra un tik tok e un reel, spot social a vario titolo preferibilmente arricchiti da allettanti trappole culinarie, erotiche o volutamente e pesantemente trash… e tra queste immagini, fisse o in movimento, quest’ultime sicuramente più attraenti... tra emoticon e adesivi vari compare qualche immagine artistica… eureka!
Dunque, a mio avviso, il compito di progetti quali il nostro premio Firenze è proprio quello di contribuire a far emergere da questa *discarica della memoria* qualcosa che possa aver titolo per essere nominato ancora, nel campo delle *immagini artistiche*, pittura, scultura, fotografia, architettura, disegno o comunque una forma artistica organizzata e presentabile che si possa definire un coerente e, talvolta, un soddisfacente manufatto artistico
Forse la risposta sta proprio in questo: l’arte la troveremo nella nuvola, nel cloud… e, volenti o nolenti, gli spazi fisici ancorché ben gestiti, accattivanti  e invitanti, potranno essere semplicemente  locations per una controprova, un temporary shop dell'esistenza materiale, non solo virtuale, dei manufatti oggettuali che i *cosiddetti artisti* producono continuamente, niente di più… Oggi, a mio modesto avviso conta molto di più la comunicazione dell'arte permanente piuttosto che un anonimo, nascosto, silenzioso, personale *fare arte*, semplicemente una pur importante autogratificazione.
In questa *ottica virtuale ed analogica*, necessariamente emergenziale, abbiamo  appena evitato il *funerale* del Premio, temuto per la forzata pausa dell'anno passato, scongiurato grazie al *determinato* intervento di alcuni di noi che hanno pensato di affidarsi in modo più deciso e innovativo al web.
Auspicando dunque un nuovo *battesimo* e fiducioso nell’esperienza dell’edizione in corso, mi affido soprattutto alla lungimirante visione del gruppo di lavoro.

Riccardo Saldarelli
Presidente della
Commissione Giudicatrice per le Arti Visive

 
 
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