Briccanti Stefano
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SEZIONE A - POESIA EDITA
MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo)
STEFANO BRICCANTI
per il volume

“SCIABORDII”
(Lucia Pugliese Editore - Firenze 2020)
con la seguente motivazione:
Quello di Stefano Briccanti è uno pseudonimo “gentile”: cela il nome dell’Autore, ma non la sua identità profonda. Quell’identità, fatta di ricerca filosofica e quasi meditativa, che diventa cifra stilistica e che emerge con forza in ogni sua singola poesia. La stessa con cui l’autore sceglie le parola, cura i suoni, affina lo strumento del suo sentire.
La Giuria del Premio Firenze
dal volume:
IL MIRTO
Quali corrispondenze nebulose
che mie scopro e in profondo radicate,
fors’anche ereditarie, può evocarmi
la fioritura timida, stamane,
di due piante di mirto, appena aggiunte
al verde e ai boungaville che in terrazzo
compensano una quasi quarantena?
Di buon augurio è il mirto, arbusto sacro,
e da alcuni tenuto per divino,
che in Grecia e a Roma incoronava atleti
vincitori di ludi e anche poeti.
M’arrendo dunque ai versi di Chenier
su dolci alcioni in duolo per la morte
di una giovane, Myrto, tarantina,
strappata al matrimonio e spinta in mare
dal vento di un compianto generale.
Era assai nota ai tempi dei miei nonni
per la sua bianca statua in Gare d’Orsay
e può per lei aver pianto anche mia madre …
Lacrime che l’età m’ha reso scorta.