Berton Barbara - XXXVIII Premio Firenze

XXXVIII Premio Firenze
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Berton Barbara

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SEZIONE B - POESIA INEDITA

MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo)
BARBARA BERTON

per la poesia inedita

LA NOTTE DELL’ANIMA

con la seguente motivazione:

Attraverso la poesia “La notte dell’anima”, Barbara Berton stabilisce una netta specularità tra i turbamenti dell’anima e la notte, come avviene nella più classica tradizione lirica. E per rendere visibile l’interposizione temporanea delle ombre che coprono la luce, fa ricorso all’eclissi inseguendo il naturale percorso del fenomeno nelle fasi di oscuramento sotterraneo in cui, la coscienza umana, vive il suo letargo di crisalide, involta nel bozzolo dell’inquietudine, fino a quando la luna fa spazio al Sole e il tormento interiore si risveglia alla luce. Quella luce che per la poetessa diventa miraggio, approdo, soffio divino, come lei medesima dirà verso la fine: «La pietra nel cuore si rese oro plasmabile»

La Giuria del Premio Firenze
 
LA NOTTE DELL’ANIMA

Vidi un’eclissi
consumarsi a cera
nel lungo peregrinar nello spirito.
La fiamma brillava
nel groviglio delle visioni
ma il passo dell’anima
solleticava appena
la spessa tela della selva oscura
Sogni e ricordi
di secoli  persi
nel tramonto del tempo
apparivan pian piano,
mentre un pittore paziente
insegnava come dipingere,
tratto a tratto,
la memoria di antiche conoscenze,
a risvegliar il sussurro del cuore.

Le impronte
sul ponte della metamorfosi,
si alternavano lente,
a crisalide,
senza immaginar l’alba.
Un velo di paura
oscurava la via.
Era l’ora buia,
era la solitudine ferma,
sospesa,
come palloncino al soffitto.

Nell’attesa,
nel disperar allo scuro riflesso
nello specchio nell’animo,
ecco,
un sole,
un suo raggio, un miraggio,
no,
un soffio di luce
a vibrar nel petto
e a liberar l’orma sul sentiero.
La pietra nel cuore si rese oro plasmabile,
proprio come la notte nell’anima
svela
a ciascuno,
il lume della coscienza divina.



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