Giuseppe Chiatti - XXXVII Premio Firenze

XXXVII Premio Firenze
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Giuseppe Chiatti

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SEZIONE B - POESIA INEDITA

MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo)
GIUSEPPE CHIATTI

per la poesia inedita

PAROLA

con la seguente motivazione:

Al termine “Parola”, già respiro vitale dal Principio della Nominazione biblica e che alimenta l’interrogarsi della poesia di cui è causa ed effetto, Giuseppe Chiatti dedica tutte le sue risorse poetiche ben forgiate ed elaborate in un vasto cantiere letterario, per districarla e rivelarla in modo speculare alla vita dell’uomo, perché la Parola dal suo nascere «nella foresta dei semplici …» dove è segreta essenza e fino alla sua dissolvenza nel silenzio che sigilla le labbra per sempre, non è altro che l’ombra bianca che si estende e si curva nella direzione dei corpi viventi che la trattengono a testimonianza della propria esistenza, facendola suonare nel mormorio dell’amore, risuonare nei dubbi e nelle certezze e rimbombare nei sentimenti scuri. Senza la Parola non si giustifica la vita.

La Giuria del Premio Firenze
PAROLA
Ah, sei qui, nella foresta dei semplici,
tra il respiro dei pollini e l’oscuro segreto
di un frammento; qui, nella giara di essenze
inafferrabili dove si rifugi l’ultimo sospetto
quando raccolta in solitudine ti neghi.

Tu sei qui, nella pura evidenza del tempo,
eloquente elogio della compassione e unica
postilla sull’indicibile frutto dell’amore.

È qui che ti celi, ancella dell’ira e della quiete,
fuoco misericordioso che ardi nel tempio della Musa;
nella purezza del volo delle aquile, sprezzanti,
sull’imponente croda dove la viva roccia tinnisce il suo potere.

Sei qui, dove ogni certa via ostenta un alito
di dubbio, nella fierezza di un bimbo che
non sa l’orrore, nel canto della vita e nelle veglie funebri.

Tu sei qui, nelle oppressioni, nelle carezze gelate
dal rifiuto, nelle madide dita che stringono
sterili rancori, nelle passate edizioni di esistenze
smunte dove il riscatto preme ogni confine.

Solo cercarti, tu sei lì, nel chiaro compimento
e nell’attesa: la condanna e il riscatto, l’offesa
e il pentimento; l’agognata Vittoria sulla Fine.

 

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