Aurelio Zucchi - XXXVII Premio Firenze

XXXVII Premio Firenze
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Aurelio Zucchi

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SEZIONE B - POESIA INEDITA

FIORINO D’ARGENTO (ex-aequo)
AURELIO ZUCCHI

per la poesia inedita

PARLAMI

con la seguente motivazione:

“Parlami” è la richiesta lirica con cui Aurelio Zucchi, schiude il suo spazio interiore al colloquio con se stesso e con l’Altro che è dentro e fuori di noi. In questo contesto di raffigurazioni simboliche di ordine naturale, la luna di leopardiana memoria, è l’iride che dall’alto del silenzio, comunica e specchia con le sue mutevolezze la solitudine del poeta che necessita della Parola che, nella consecutio tematico-formale di concatenazioni crepuscolari, si fa “urgenza di ascolto e di sguardo” quando gli elementi cardini della natura come l’alba e il mare esauriscono le loro funzioni. Infine, per raggiungere il summum della sua “introspezione poetica” riferita con nitidezza stilistica e calore emozionale, Aurelio Zucchi trasmette al lettore la priorità di “essere ed esserci” al di là della complessità degli accadimenti.

La Giuria del Premio Firenze
 
PARLAMI
Quando vedi la luna maculata,
palla tra palle di nubi antracite,
distante da me oltre il normale,
parlami perché ne ho bisogno,

Se il mare più non risponde
al minimo accenno di un abbraccio
o l’alba tradisce il suo migliore intento,
parlami perché voglio ascoltarti.

Guardando il nostro luna park,
non arriverà la musica del gioco
o lo schiamazzo di un bambino re.
Sono io che ho spento tutto.

Ho consumato notti promettenti,
le ho imbrattate di colori assurdi.
Ho cadenzato stelle al mio capriccio
e ora, credo, sia meglio non guardarle.

Ho spinto il cuore in un dirupo
e adesso cerco di recuperarlo
mentre freddo, pioggia e vento
fanno di tutto per scoraggiarmi.


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