Antonio Petrocelli
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SEZIONE A - POESIA EDITA
FIORINO D’ARGENTO (ex-aequo)
ANTONIO PETROCELLI

per il volume

“PERASPINA
PERAPOMA”
(Treditre Editori 2019)
con la seguente motivazione:
Attraverso la consanguineità e le distanze tra due alberi e un solo frutto umano multiplo nelle sue varietà “Peraspina Perapoma” il poeta, attore, scrittore rabdomante Antonio Petrocelli, ci porta nella sommità della antropologia poetica ove la parola luminosa si fa illuminante nella sua narratio orfico-linguistica, per cui l’autore alla ricerca del padre, pater-patris dentro le calde viscere materiche della Lucania, risuscita se stesso nel brillio della propria lingua riemersa dall’humus come “poesia agraria”, terriccio corporeo, poesia di sostanza, nella quale la parola è grano puro, i versi, solchi fondi e la penna: quella aguzza zappa che penetra nella carne e nella psiche, rivoltando le zolle più dure della memoria fino ad essere “concime esistenziale” contro gli aridi campi dove non cresce più l’umanità e batte in misericordia la tempesta dell’abbandono …
La Giuria del Premio Firenze
dal volume:
UNA COSA DA NIENTE
E ti pare una cosa da niente
scegliere una coppola
calda d’inverno, fresca d’estate
con la visiera non troppo lunga,
non troppo corta,
che difenda i tuoi occhi
dalla tracotanza del sole
ma che ti faccia vedere?
E ti pare una cosa da niente
scegliere una coppola
da mettere la mattina
carica di pe4nsieri
da togliere la sera
carica di pensieri
che nasconda la faccia
quando grande è la baraonda
e tu desideri soltanto
una saracinesca sul mondo?
LE MANI DI MIO PADRE
Le mani di mio padre
sembrano murge.
La pelle è pietra serena.
La linea della vita
un’ipogea.
Quella del cuore
una colata lavica.
Dell’intelligenza
una catena montuosa.
Le mani di mio padre
sono una crosta terrestre.