“L’autore rappresenta con magistrale crudezza le antinomie della politica, la degenerazione del rapporto fra i sessi, le contraddizioni del Sessantotto, la degenerazione del costume, le ipocrisie della decolonizzazione. La trama avvolgente avvince, anche se può lasciare disorientati nel suo caleidoscopico sperimentalismo. Finita la lettura, è arduo non pensare al grande aforisma di Céline: “Il mondo intero non reggerebbe a cinque minuti di verità”.