“ Eccellente racconto capace di amalgamare intimi sentimenti umani con profondi afflati religiosi, ricordi di una vita missionaria con lo scontro quotidiano con una realtà più becera. Splendida la definizione – nella chiusa del testo- del giovane seminarista che sarebbe diventato “il sorriso di Dio” dopo essere stato per lungo tempo “Il cazzotto di Dio”.