Alessandro Giannetti - XXXIV Premio Firenze

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Alessandro Giannetti

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SEZIONE B - POESIA INEDITA

MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo)

ALESSANDRO GIANNETTI

per la poesia inedita

“LA NOSTRA GIOVENTÙ”

con la seguente motivazione:

“Malinconia della gioventù espressa in modo garbato e con riferimenti agli studi e ai sogni di quell’età, usando una tecnica molto personale che riesce ad amalgamare, con arguta perizia e naturalezza, l’incipit delle grandi composizioni dei poeti e degli scrittori del passato con suo “poetare” che chiude le singole quartine che compongono la lirica dell’autore Alessandro Giannetti”.

La Giuria del Premio Firenze

LA NOSTRA GIOVENTÙ

Era l’ora che volge al desio,

erano monti sorgenti dall’acque,

erano acque di sorgenti

sui monti.

Erano rami nel lago di Como

alla deriva,

erano giorni di finestre adornate

nella stiva.

Erano mulini a vento

nella fatal quiete della sera,

erano uno, erano cento

erano stagni a primavera.

Erano cavalli di legno,

erano astuti inganni

e porci e maghe

dai succinti panni.

Erano pargoli a mano

e cavalle storne,

era il verde melograno

dalle armoniose forme.

Erano dame e cavalieri

e armi e audaci imprese,

eran prudenti diserzioni

al compito d’inglese.

Erano piazze e templi

e orti di cicuta,

era quello che resta

dopo l’ultima bevuta.

Erano selve oscure,

erano vie smarrite,

erano calci e sputi

d’improbabili partite.

Erano seni e coseni

e fughe per la tangente,

erano siepi tendenti a più infinito,

era il dolce naufragio della mente.

Erano cateti e ipotenuse

e quadrati equivalenti,

era la rosa di tutti i cuori

e la rosa di tutti i venti.

Erano trochei e spondei

e trimetri giambici scazonti,

e le solite acque di sorgenti

giù dai monti.

Erano canti di stagione

sottocoperta e nelle stive

e il ponte come sempre,

a congiungere le rive.

Era tutto questo ed altro ancora,

era un tempo che non c’è più,

era il vento fra i capelli,

era la nostra

gioventù.