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E così, passata la boa del quarto di secolo di vita, siamo ad affrontare le nuove sfide che il terzo millennio pone costantemente e quotidianamente ad una manifestazione culturale di livello ormai sovranazionale quale è diventato il Premio Firenze di Letteratura ed Arti Visive.
Un appuntamento che ha visto transitare, negli anni, migliaia di letterati ed artisti il cui entusiasta supporto non è venuto meno neanche in questa occasione, nonostante le preoccupazioni per le possibili ricadute della crisi economico - finanziaria in atto sui livelli di partecipazione.
Anzi, l'afflusso dei concorrenti alle sei sezioni del comparto letterario ed alle quattro di quello delle arti visive è ulteriormente cresciuto, facendo registrare numeri e percentuali in assoluto superiori a quelli delle edizioni precedenti.
217 artisti con 223 opere e 350 letterati con 414 lavori a concorso sono la fotografia dell'inequivoco successo dell'iniziativa, reso specificamente significativo dall'alta qualità di larghissima parte degli stessi, come riscontrato dal lavoro e dai giudizi delle Giurie di merito ai cui componenti va il nostro ringraziamento più sincero per la mole di lavoro cui sono stati sottoposti.
In questo quadro della XXVI edizione del Premio Firenze viene, peraltro, a collocarsi il quindicennale delle Arti Visive. Il cui inserimento dobbiamo all'intelligente e lungimirante intuizione del 1994 di Pier Luigi Viti - cui va il nostro rinnovato saluto ed augurio per la qualificata opera di divulgazione della cultura artistica italiana nel mondo delle Americhe che, da tempo, lo impegna a tutto tondo - e che rappresenta, con le sezioni tradizionali della Pittura e della Scultura, ma anche con le più recenti della Grafica e delle Opere Digitali e Multimediali e della Fotografia, il rinnovarsi costante di un confronto spesso ardito, mai banale, nell'arte contemporanea nazionale ed internazionale.
Agli Artisti, espressioni di Libertà della Cultura, vada, ancora una volta, il plauso e l'abbraccio ideale di un Premio e di un Centro che hanno, da sempre, scelto la Cultura della Libertà.
On. Marco Cellai
Presidente del Centro Culturale Firenze - Europa "Mario Conti"