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E' con nostalgia e con un poco di tristezza che mi accingo a scrivere queste righe di premessa al Catalogo della XXVI edizione del "Premio Firenze" - sez. Arti Visive.
Infatti per la prima volta dopo tanti anni non sono stato presente alla giuria, in qualità di segretario, in quanto mi trovo in Cile per motivi di lavoro. La lontananza mi ha fatto pensare a quanti emigranti abbiano provato le stesse sensazioni di patria lontana, il più delle volte irraggiungibile, e come questo mi abbia confermato l'importanza dell'arte e di quanto questa accomuni ed unisca al di là del tempo e dello spazio. Una mancanza forzata la mia ma nella consapevolezza di aver lasciato in ottime mani la segreteria della sezione arti visive nella persona di Roberta Fiorini, figura fondamentale della critica d'arte nel panorama artistico fiorentino e nazionale contemporaneo.
Quindi, il "Premio Firenze", superata la soglia del quarto di secolo si accinge, con ostinata caparbietà, a riaffermare la forza dell'atto creativo come seme germogliante per un mondo migliore. Nel mondo odierno potrebbero sembrare parole senza senso e purtroppo per molti lo sono, ma per coloro che come noi credono nei valori umani di lealtà, fedeltà, amore e passione, per coloro che credono nella forza creativa del plasmare, del modellare, del dare forma ed anima alle proprie idee, il confrontarsi e misurarsi con se stessi e con gli altri ha ancora un senso e lo avrà fino a che ci sarà data la capacità di esprimerci in piena libertà di espressione. E questo è l'incontro che ogni anno si svolge in Firenze fra artisti di tutto il mondo che trovano ideale il confrontarsi in una città che sa accoglierli con affetto, che sa riconoscere il loro valore, che sa apprezzare e comprendere le varie espressioni di etnie e culture diverse unite dall'amore dell'arte e della fratellanza.
E' con questa certezza di fratellanza e di affetto che invio uno speciale augurio a tutti coloro che hanno partecipato alla XXVI edizione del "Premio Firenze" augurando a ciascuno di essi un forte arricchimento nel confronto.
Concludo inviando un doveroso e sentito ringraziamento a tutti coloro che ogni anno si prodigano perché la manifestazione abbia il meritato successo e mi riferisco al consiglio direttivo del Centro Culturale Firenze-Europa "Mario Conti" che organizza il premio stesso, alla giuria della sez. Arti Visive che ogni hanno ha l'arduo compito di selezionare i premiati in un contesto di qualità sempre più alto, allo staff della casa editrice il Candelaio, che realizza il catalogo, all'arch. Riccardo Saldarelli e Giusi Celeste che curano la parte informatica e la mostra virtuale, all'amico Fabrizio Borghini che diffonde nel mondo le riprese della premiazione, ed alle istituzioni che in varia maniera partecipano all'evento e mi riferisco al Comune e alla Provincia di Firenze, al Consiglio Regionale Toscano ed agli sponsors che anche quest'anno numerosi hanno permesso la realizzazione dell'iniziativa.
Pier Luigi Viti
Vice Presidente del
Centro Culturale Firenze-Europa "Mario Conti"