XXXII Premio Firenze


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Giancarlo Bianchi

letteratura > premiati letteratura

SEZIONE A - POESIA EDITA

FIORINO D'ARGENTO (ex-aequo)
GIANCARLO BIANCHI

per il volume



"ALL'ÀNCORA DEL TEMPO"
(Edizioni Polistampa - Firenze 2014)

con la seguente motivazione:


Pregevole antologia che riunisce il meglio delle numerose pubblicazioni di Giancarlo Bianchi. La produzione letteraria che sin dal 1971, anno della nascita della sua prima raccolta dal titolo "Poesie" non si è mai fermata rimanendo fedele al suo stile elegante e sobrio.
La Parola è Parola che esprime chiaramente emozioni, sentimenti e quella grande fede religiosa che attraversa e sostiene tutta la struttura poetica. Il percorso è ben delineato dal tempo che intercorre tra una pubblicazione e l'altra ed occorre mettere in evidenza il messaggio religioso legato anche alla sua appartenenza alla Misericordia. L'antologia è completata da foto, disegni, giudizi critici e lettere di alcuni poeti e scrittori che possiamo definire, sicuramente, le voci più significative e conosciute in questo spaccato di tempo tra i due millenni.

La Giuria del Premio Firenze

dal volume
ALL'ÀNCORA DEL TEMPO
(Edizioni Polistampa - Firenze 2014)

LIMPIDA FOLLIA (DEDICATA A Dino Campana)

La tua saggia follia
accompagna da sempre
tutti i miei sogni
e vola alta oltre la coltre
del cielo, oltrepassa
tempo e spazio
come purissima luce
simile ai raggi del sole
e vaga in selve remote
attraverso i tuoi
monti orfici, e per valli
alla ricerca di un nuovo silenzio,
puro, di una parola nuova
forgiata nel fuoco sacro
del dolore e dello Spirito.
Le sacre muse ti donarono
versi immortali, tu sei
poeta vero ed eterno.
La tua anima ha vibrato
come una lira, incessantemente crea
purissime melodie in versi
frutto di vera ispirazione.
Parole orfiche, uniche
più che rare.
I tuoi canti giungono
puntuali dritti al cuore,
in un più "lungo giorno" ritrovato
e collocato come un forziere
alla Marucelliana.
Hai trovato finalmente pace
caro Dino, riposi come un santo
in terra sacra di vera poesia
alla Badia a Settimo
e nel mio cuore,
e nei cuori di chi ti vuole bene.
La limpida follia del tuo sogno
è la tua chiara saggezza.
Sono certo che Marradi
mai riavrà le tue ossa,
le ossa del "Salmone"
così come venivi additato
dai tuoi compaesani.
Ma poi tanto così diverso,
non eri, sei sempre stato
come la tua purissima poesia,
irregolare e schietto, limpido
e luminoso come rubino acceso
e tutta vera luce
come la tua anima.
.


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