Eugenio Napoli
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SEZIONE B - POESIA INEDITA
FIORINO D'ORO
EUGENIO NAPOLI
per la poesia inedita
HO RAPITO CON GLI OCCHI LE TUE MANI
con la seguente motivazione:
Siamo di fronte ad una poesia commovente per la sua capacitą evocativa e gradevolissima alla lettura come alla rilettura, per la prosastica fluiditą del testo. Metafora delle ingiustizie, dei soprusi indecenti come delle amenitą dei nostri giorni sono le mani dei vari personaggi che affiorano ad ogni strofa come tinteggiati su una tela pittorica, grazie alla delicatezza di una mano ulteriore, l'unica capace di tutto: quella dello scrittore.
La Giuria Letteraria del Premio Firenze
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HO RAPITO CON GLI OCCHI LE TUE MANI
Ho rapito con gli occhi le tue mani che furtive frugavano l'erba per cogliere i fiori dei campi. L'indovina ha scrutato le mie palme al color incerto del bugiardo lume e una incredula mano ha porto il soldo alla rugosa attesa.
Ho osservato mille mani smarrite muovere l'aria in cerca di sostegno. Ho visto l'anello d'oro navigare nell'ondoso impasto del pane mattiniero e danzare i colorati pennelli tra le dita macchiate del pittore sulla ruvida tela.
Mani calzate da guanti che, rinnovata pelle, ostentano una classe o una finzione. Mani baciate, mani riverite, Mani orgogliose e mani pulite.
Dita frementi di grande passione solcano la pelle dell'amante o sfogliano avide un libro indicano lontane luci, una fonte, un gabbiano ferito, la nave all'orizzonte, ed altre dita muovon le note lette al pentagramma.
Mani che tolgono ai ventri dolenti e liberati piccolissime mani al suon del pianto. Ho visto mani ansiose fasciare esitanti le ferite del soldato. Ho sollevato indignato lo sguardo dalle dita obbligate a premere un grilletto d'insulse armi. Ho scorto quelle dannate del recluso appese alle inferriate nella luce accennata della luna.
Mani callose e stanche reggon la vanga sulla nuda terra, alzan la falce o allineano i mattoni sudano alle catene di montaggio. Mani tiranti reti sulla barca mani silenti in forma di preghiera, mani allungate in ombra verso sera, che mimano i ricordi di una vita, che esprimono gli sforzi e la fatica che accennano un saluto di commiato, a te ragazza che non temi il buio e ti attardi fiduciosa sull'aia nella notte argentata dell'estate. . , |