Maria Ebe Argenti
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SEZIONE B - POESIA INEDITA
FIORINO D'ARGENTO
GIULIO COMUZZI
per la poesia inedita
con la seguente motivazione:
I versi di questo giovane e straordinario poeta hanno colpito la Giuria per la ricchezza del lessico, l'abilità nell'uso dell'endecasillabo e la profondità dei temi che esprimono. La forma scelta è quella della canzone trecentesca, accompagnata da un linguaggio quasi stilnovista, che asseconda non solo le esigenze metriche del componimento, ma anche melodiche; a testimoniare la presenza da parte dell'autore di una sensibilità d'animo accompagnata da un orecchio poetico di grande e inusuale finezza.
La Giuria Letteraria del Premio Firenze
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NEL VOLTEGGIAR DI FRONDE METTO PIEDE (2/2)
Mai scelta più infelice feci in vita: dir che mangiai non lice ma ben presto m'apparve meretrice imbestialita in nuvola Beatrice e fu sai mesto. Dacché lucette nere in gran splendore Mutando in primavere colorate Prendevan pel sedere il narratore "E rido nel veder che m'asfissiate".
Il senno torna lento in lunghe ore Passate nel tormento d'una droga Tra un lercio godimento ed un orrore Appena a sera sento scemar foga. Tremante dai capelli ai nervi tutti M'avvolgo nelle pelli per la notte Chissà che furon quelli sogni brutti, e spero in sonni belli e pani a frotte.
Ma febbre m'avea colto e' l cuore urto. Vegliavo in cruccio molto per la fame Tenendomi da stolto per il furto, pensando ad il maltolto e caste brame. A notte ancora fonda scorgo un pero M'accosto a bassa fronda e lento mangio Col gusto che pria sonda'l cibo vero. Calor vitale innonda e in lieto cangio.
Svegliato l'indomani da mia madre dei sogni immani stavan punti oscuri ché furon ma si strani: ombre ladre? Ne scrivo alcuni brani pei futuri. Ma mentre scrivo, scosso, questi versi Un palpitar di rosso poco dista, la guardo un po' commosso, gli occhi tersi; da allora porto addosso un' ametista. |