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Home Page Bando di Concorso Arti Visive http://www.centrofirenzeuropa.it/arti_visive.htm Premi Speciali Centro Culturale Firenze - Europa

   

Firenze 1 Dicembre 2007
XXV PREMIO FIRENZE

PREMIO MARIO CONTI
alla memoria di

ALESSANDRO PARRONCHI

con la seguente motivazione:

“In omaggio ai Suoi straordinari meriti poetici ed artistici che ne hanno fatto una delle ultime, grandi voci libere della nostra città”

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PREMIO SPECIALE
NEVA BAZZICHI
a

RICCARDO NENCINI
per
“MORIRÒ IN PIEDI”
(Edizioni Polistampa - Firenze 2007)

con la seguente motivazione:

Toccante e scevro di retorica, il volume di Riccardo Nencini costituisce, non solo la storia di una sofferta e sincera amicizia, ma una testimonianza di prima mano sulla cultura, l’opera, la sensibilità e la passione di una delle più grandi interpreti dell’identità fiorentina e dei valori dell’Occidente: Oriana Fallaci.

VERBALE DELLA GIURIA LETTERARIA

La Giuria Letteraria della venticinquesima Edizione del PREMIO FIRENZE, presieduta da Enrico Nistri e composta da: Anna Maria Baldini, Giuseppe Cancemi, Benedetta Cellai, Uberto Frediani, Anna Maria Giglio (segretaria), Pier Paolo Guidi, Maurizio Maggini, Vittorio Mangani Camilli, Adalberto Scarlino, Anna Ugolini, Valerio Valoriani, Pierandrea Vanni, dopo una preliminare selezione delle numerose opere pervenute, si è riunita il giorno 5 Novembre 2007 ed ha provveduto ad indicare sei ampie rose di finalisti per ciascuna delle sei sezioni a concorso.
Successivamente, la Giuria ha proseguito i lavori il giorno 12 Novembre 2007, giungendo a stabilire l’ordine dei premi.

IL DISPOSITIVO DEL VERBALE APPROVATO ALL’UNANIMITÀ È IL SEGUENTE:
“Premesso che tutte le opere ammesse al giudizio finale risultano valide e pregevoli, per non protrarre oltremodo i tempi della odierna cerimonia e volendo accordare un congruo spazio a tutti gli scrittori premiati e segnalati, la Giuria - su proposta del Consiglio Direttivo- limita la lettura dei testi delle Sezioni A e B (Poesia edita e inedita) ai premiati con Fiorino d’oro, rinviando la lettura delle opere meritevoli e la consegna del diploma ai finalisti di tutte le sezioni, al giorno successivo, Domenica 2 Dicembre 2007 alle ore 10,30 nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi, Via Cavour, 1”
Diamo lettura dei risultati dei giudizi della Commissione che sono i seguenti:

SEZIONE A - POESIA EDITA

“Poesia matura, costruita con saggezza e competenza, quella di Anna Maria Guidi, talmente raffinata e avvolgente da sapere e potere affrontare le dimensioni più drammatiche e umane, con la rassicurazione del sorriso dell’intelligenza delineato dal suo percorso poetico. Non sono confessioni o resoconti autobiografici queste poesie, sono soltanto ed esclusivamente belle perché immuni dal patetico e giocate, prevalentemente, sul tono della leggerezza che sa temprare in un equilibrio tutto suo, anche le situazioni più dolorose che descrive”.

Con questa motivazione la Giuria attribuisce il Primo Premio per la Poesia Edita (Fiorino d’oro e assegno di € 1.500,00) a:

ANNA MARIA GUIDI per il volume
“IN TRANSITO”
Edizioni Polistampa - 2005

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“L’angoscia, talvolta oppressiva, sembra velare i ricordi della poetessa, ma la trasfigurazione della donna-poeta ha ragione anche delle sopraffazioni.
L’approfondimento del contenuto in tono meditativo è la parola in senso proprio, è quella che è concepita, accolta, quella che infligge privazione, assenza, quella che può andare a nascondersi, quella che procede volando vicino al “geroglifico del tuo cuore”.
Con questi versi, Anna Balsamo ci regala una pagina di poesia alta che è un vero canto d’Amore prolungato nel tempo e nello spazio”.

Fiorino d’Argento (ex-aequo) e assegno di 250,00 Euro attribuito a:

ANNA BALSAMO per il volume
“TAJ MAHAL PASSION”
(Love story romanzata in versi)
(Ibiskos Editrice - Empoli 2006)

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“I giorni dell’anima e della memoria, quelli di Emilio Bianchi che intende la poesia come atto di coscienza e di presenza attraverso il filtro del proprio sentire. Così il poeta è l’Uomo che osserva attentamente il mondo che lo circonda e, al tempo stesso, se ne distacca rifugiandosi nelle immagini del passato. Le liriche, connotate da toni sobri e immagini solari nei Canti Ciociari, Toscani e Intimi, utilizzano un registro linguistico più incisivo nei Canti Civili che chiudono la raccolta”.

Fiorino d’Argento (ex-aequo) e assegno di 250,00 Euro attribuito a:

EMILIO BIANCHI per il volume
“I GIORNI DELLA MEMORIA”
(Nicomp Letture - Firenze 2006)

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“Che alla parola tocchi essere concepita anche in poesia è l’unica cosa che spiega perché la parola ci sia per darci anche un linguaggio che diviene danza, così accolta, così trasmessa, quella che infligge anche dolore, quella che può nascondersi e non dà mai sicurezza di fermarsi, quella che procede volando. Così, Leonora Leonori Cecina, sulla scia del suo già noto messaggio poetico, trasmette “Nel segno della luna” un ripetuto annuncio, ad ogni pagina, che la parola pensata e accarezzata sta per nascere quasi come un dono di grazia e di verità, qualcosa che si offre come una sorta di annunciazione”.

Medaglia di bronzo ex-aequo a

LEONORA LEONORI CECINA per il volume
“NEL SEGNO DELLA LUNA”
(Edizioni Polistampa - Firenze 2007)

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“L’approccio con il linguaggio poetico di questa scrittrice è un momento di riflessione sia sulla vita quotidiana che sul disegno più grande del Destino Universale. Nel volume “La Corazza Nuda” Gabriella Sobrino riesce, in modo esemplare, a ripercorrere, organicamente, un lasso di tempo più che ventennale, dando prova di una varia e ampia ispirazione poetica. C’è un invito, nelle sue poesie a conservare il nostro tempo, riappropriandoci di spazi non definiti, in piccole nicchie o in una piccola grotta dove poter accendere, ancora, un fuoco per scaldare le proprie sensazioni”.

Medaglia di bronzo ex-aequo a

GABRIELLA SOBRINO per il volume
“LA CORAZZA NUDA”
(Edizioni Polistampa - Firenze 2006)

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SEGNALAZIONI D’ONORE attribuite a:


* GIANCARLO BIANCHI
per COME UNA MONODIA
(Edifir Edizioni Firenze - 2006)

* ELIANA FAVILLA
per IL TEMPO DEL LICORNO
(Edizioni del Cerro - Tirrenia 2005)

* GIANFRANCO MIGLIORELLI
per ACQUA CHE NON HA SUONO
(Studio 54 Edizioni - Genova 2006)

* CLARA NISTRI
per LA MIA NOTTE
(Bastogi Editrice Italiana - Foggia 2005)

* GIOVANNI OCCHIPINTI
per LA VEGGENZA DEL VERSO
(Caramaica Editore - Marina di Minturno - 2006)

* FEDERICO PETRUCCI
per IRIDE -
(Libro Italiano Word - Casa Editrice Internazionale - Ragusa 2006)

* GIANNA SALLUSTIO
per LABIRINTI
(Genesi Editrice - Torino 2007)

SEZIONE B - POESIA INEDITA

“In queste liriche l’autore scava nel sentimento d’amore, ne coglie l’essenza, il sussulto, il bisogno e l’anelito verso l’eterno che egli sente come raggiungibile. Le parole prendono forma modulandosi su ogni minimo segnale d’amore e diventa sensuale intenso ed emotivo richiamarsi alla donna, poi alla madre, al padre e tutto riconduce alla bella poesia “Il volto della verità”.
La Commissione conferisce il Primo Premio

FIORINO D’ORO e assegno di 500 Euro

a GIUSEPPE SANTUCCIO

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“Leggendo i versi di Deanna Mannaioli si entra nel testo senza temere di violare alcuna intimità poiché l’autrice è capace di comunicare attraverso la poesia, che non toglie ma aggiunge nei momenti diversi in tempi e confronti, con tutto ciò che affronta. La vita stessa trova ascolto come se il tempo non avesse niente cancellato e niente logorato.

FIORINO D’ARGENTO

a DEANNA MANNAIOLI

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“Emozione dell’esattezza dei ricordi nel linguaggio doloroso che nella parola trova posto e significato. È perché si è al confine di tutto che il poeta tiene fermo il concetto per porgerci un preciso momento:
“Era di maggio, tempo di barbarie” nella bella poesia “Giorno del ricordo”.

MEDAGLIA DI BRONZO

a PIETRO BACCINO

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SEGNALAZIONI D’ONORE ATTRIBUITE a

* ANGELA APRILE

* ANNAMARIA BATIGNANI MASIERI

* EDOARDO CHIARI

* MARIA GRAZIA CARRAROLI

* MARTA FERRETTI

* FLAVIA ISETTA

* SAURO NARDI

* GIUSEPPE PANETTA

* CESARE GIACOMO TOSO

SEZIONE C - SAGGISTICA EDITA

“In un contesto sociale caratterizzato dai grandi problemi della globalizzazione, dell’economia e della politica, del lavoro precario, dell’immigrazione, della secolarizzazione, della crisi della famiglia, Alessandra Nucci rivolge la sua attenzione, analizzandolo in profondità, su di un fenomeno che non sembra particolarmente importante, ma che può invece assumere, e sta assumendo, un ruolo determinante per il cambiamento sociale e non certo in positivo: quello del femminismo.
Il titolo del saggio “ La donna ad una dimensione ed il sottotitolo “femminismo antagonista ed egemonia culturale” preannunciano il contenuto ed il significato, preoccupante, del fenomeno sociale che l’autrice indaga sistematicamente, ma con un taglio “giornalistico” ed uno stile di scrittura assolutamente coinvolgenti e convincenti. La Nucci sviluppa il suo saggio sulla base di una documentazione incontrovertibile e comprensiva, dalla quale trae una conclusione che desta, come già osservato, molta preoccupazione, di cui l’opinione pubblica deve rendersi conto e, può farlo, appunto per mezzo di un saggio come questo del tutto alla portata ed alla accessibilità del lettore comune”.

FIORINO D’ORO e assegno di 1.500 Euro

ad ALESSANDRA NUCCI per il volume
LA DONNA AD UNA DIMENSIONE
FEMMINISMO ANTAGONISTA ED EGEMONIA CULTURALE

(Casa Editrice Marietti - Genova 2006)

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“In questa biografia, la scrittrice Fiorenza Lattanti Darò, svolge un’indagine psicologica finissima e convincente, non trascurando l’importanza della bellezza dei suoi tratti fisici, sull’uomo Vincenzo Bellini (1801-1834), visto nel divenire della sua breve vita, la fanciullezza, l’adolescenza e poi la maturità, se di quest’ultima si può parlare per una esistenza durata poco più di 30 anni. Questa indagine si completa con una approfondita, ricca critica sul piano della musica di Bellini, che egualmente illumina ed appassiona il lettore, schiudendogli il significato di un genio precoce e al tempo stesso maturo che fa di Bellini una figura di primo piano, come dal sottotitolo, del lirismo ottocentesco europeo. Una solida cultura e una certa propensione letteraria consentono all’autrice di infondere qualche pennellata di colore laddove le fonti documentarie latitano e di esprimersi in maniera elegante e piacevole, mentre le sue solide conoscenze musicali le permettono di unificare il confine tra una biografia e un saggio”.

FIORINO D’ARGENTO (ex-aequo) e assegno di 250 Euro a

FIORELLA LATTANZI DARÒ per il volume:
LA VITA BREVE DI VINCENZO BELLINI
Malinconica musa del lirismo ottocentesco europeo
(Editrice Nuovi Autori - Milano 2005)

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“Il saggio di Paolo Santini e Melania Minacci non riguarda soltanto le vicende storiche e urbanistiche di Vitolini, un paese minore, anche se antico, della provincia di Firenze, ma rappresenta uno spaccato della storia della società contadina toscana e più in generale italiana, quindi una storia dell’agricoltura e delle sue trasformazioni, del lavoro e della vita minuta della gente. Di questo saggio occorre anche evidenziare il rigore metodologico e archivistico della ricerca, la ricchezza delle note, ma anche l’accessibilità al lettore non specializzato. Molto accurata ed interessante anche l’appendice fotografica. Un saggio, dunque, dai molti pregi che vanno ben oltre la dimensione localistica e che ci invita a conservare il ricordo delle nostre radici, dei nostri valori e della nostra identità”.

FIORINO D’ARGENTO (ex-aequo) e assegno di 250 Euro a

PAOLO SANTINI e MELANIA MINACCI per il volume
VITOLINI MILLE ANNI DI STORIA ALL’OMBRA DEL CAMPANILE
(Edito dalla Compagnia degli Ortacci - Vitolini 2006)

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“Tre brevi saggi introduttivi ed una selezionata antologia di suoi testi consentono al lettore, in maniera chiara e al tempo stesso sintetica eppure esaustiva, di valutare il pensiero di un dotto, il quale appartenne a quel “cenacolo” fiorentino di cui fecero parte don Milani e La Pira, che tanta parte avrà nella nascita e nell’iniziale radicamento dell’attuale Repubblica nel capoluogo toscano, e non solo. Gli scritti del Meucci “cristiano, cittadino, magistrato” vengono introdotti nell’ordine da Giulio Conticelli, Stefano Grassi, e da Alfredo Carlo Moro”.

MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo) a

GIULIO CONTICELLI - STEFANO GRASSI - ALFREDO CARLO MORO per il saggio
GIAN PAOLO MEUCCI
CRISTIANO, CITTADINO, MAGISTRATO

(Edizioni Polistampa - Firenze 2006)

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“Sorretto da una conoscenza profonda delle religioni antiche, sottoponendo a critica serrata gli eventi e le testimonianze che vanno dal I al V secolo, avvalendosi dei testi sacri generalmente riconosciuti, l’autore mostra il processo attraverso cui l’insegnamento evangelico cristiano delle origini abbia assorbito quello gnostico quanto il pagano”.

MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo) alla memoria di

SERGIO GABBRIELLI
per il saggio
SU QUESTA PIETRA
COME ROMA TRADÌ IL MESSAGGIO DI CRISTO

(Edizioni Zeta- Firenze 2007)

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SEGNALAZIONI D’ONORE attribuite a:

* RUDY CAPARRINI - VINCENZO GRECO - NINNI RADICINI
LA GRECIA CONTEMPORANEA (1974-2006)

(EDIZIONI POLISTAMPA - 2007)

* PIPPO LO CASCIO
LE TORRI DI PALERMO -
LE DIFESE MILITARI E LE OPERE DI FORTIFICAZIONE COSTIERE DELLA CONCA D’ORO NEI SECC. XV-XIX -

(EDIZIONI DEL MIRTO - PALERMO 2006)

* LEO ZEN
IL FALSO JAHVÈ -
GENESI E INVOLUZIONE DEL MONOTEISMO BIBLICO

(EDITRICE CLINAMEN - FIRENZE 2007)

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PREMIO DEL PRESIDENTE DELLA GIURIA
EMERICO GIACHERY
per il volume
“BELLI E ROMA”
Tra Carnevale e Quaresima

(Edizioni Studium - Roma 2007)

con la seguente motivazione:

Emerico Giachery, insigne cattedratico di Letteratura italiana moderna e contemporanea, propone in questa raccolta di scritti, esile per volume ma profonda per contenuti, una serie di finissimi “ esercizi di lettura su “Gioacchino Belli”. Che Belli sia stato tutt’altro che un minore della letteratura italiana ogni lettore non prevenuto lo sapeva da tempo. Ora il saggio di Giachery ce lo restituisce in tutta la sua grandezza, che consiste anche nell’aver dato voce e dignità alla plebe illetterata di Roma, così ricca di umanità e di vita pur nella miseria delle sue condizioni

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PREMIO DEL PRESIDENTE DEL CENTRO CULTURALE
FIRENZE-EUROPA MARIO CONTI

assegnato a
CARLO CRESTI
per il volume
“ARCHITTETTURA A FIRENZE TRA MITI e REALTÀ”
dal Tempio di Marte agli inizi del XVII secolo
(Angelo Pontecorboli Editore - Firenze 2007)

con la seguente motivazione:

Questo saggio, che completa una feconda serie di studi sull’architettura e l’urbanistica fiorentina, si configura per il rigore dell’indagine e della trattazione come un punto di riferimento obbligato per quanti, anche a livello internazionale, si occupano dell’architettura fiorentina e dei maestri che ne hanno fatto la grandezza. Col gusto demistificatorio e a volte iconoclasta che ne caratterizza lo stile, l’autore insegna al lettore a distinguere miti e realtà, senza indulgere al fervore apologetico né adagiarsi nei luoghi comuni, ma ripensando nella sua complessità la vicenda architettonica della Firenze rinascimentale e seicentesca.

 
SEZIONE D - NARRATIVA EDITA

“Singolare figura di medico umanista, Giuseppe Boccia traccia in questo romanzo uno straordinario affresco di storia italiana dal Concordato al referendum istituzionale. Fra gli eroi positivi del romanzo spiccano il giovane Ciro Ferrer, che dopo la giovanile partecipazione alla campagna d’Etiopia combatte eroicamente a Montelungo nel corpo di liberazione dell’esercito italiano, e l’aristocratico tedesco von Schleswig, che muore impiccato per aver partecipato alla congiura antinazista del 20 giugno 1944. Con i personaggi di fantasia interagiscono figure realmente esistite, come il banchiere Mattioli, il “santo dalla penna alpina” don Gnocchi, il sacerdote modernista Romolo Murri, in un sapiente mosaico che ripropone e rivitalizza, con sapienza di linguaggio e ricchezza di documentazione, l’eterno genere letterario del romanzo storico”.

Questa la motivazione per

GIUSEPPE BOCCIA
per il volume
“TEMPI NUOVI”
(Controcorrente Edizioni - Napoli 2006)

cui la Giuria attribuisce il
Primo Premio Fiorino d’oro e assegno di 1.500 Euro.

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“In questa raccolta postuma di ricordi livornesi a sfondo autobiografico l’autore, insigne clinico, prolifico narratore e stimato naturalista, fa rivivere gli aromi e la poesia delle vecchie bettole fuori porta, innestando sulla tradizionale impronta bozzettistica alla Fucini e alla Paolieri temi soffusamente autobiografici. Le vicende della fiaschetteria di via Fiorentina, dalla prima guerra mondiale agli anni del miracolo economico, con i bar che prendono il posto delle vecchie mescite e gli apparecchi televisivi che sopprimono le antiche consuetudini di convivialità, si fanno metafora di un’Italia che cambia, non sempre in meglio, mentre il tradizionale racconto venatorio si fa romanzo di formazione e accorata rievocazione di un perduto rapporto fra l’uomo e la natura.

FIORINO D’ARGENTO ( ex-aequio) e assegno di 250 Euro a

FRANCESCO PARDUCCI
per il volume
“VIENI, BEVI”
(Edizioni Il Sassoscritto s.r.l. Firenze 2007 )

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“Attraverso la rievocazione dell’anno della maturità in una quinta classe in un istituto tecnico per geometri in una città del profondo Sud, l’autore tratteggia una non comune galleria di personaggi, attraverso cui si esprime non solo la nostalgia per una giovinezza ormai lontana, ma anche un sincero amore per il mondo della scuola e per il valore morale e formativo dell’insegnamento”.

FIORINO D’ARGENTO ( ex-aequio) e assegno di 250 Euro a

AURELIO ZUCCHI
per il volume
“ VIAGGIO IN V CLASSE”
(Il Filo - S.r.l. Roma - 2006)

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“I diciotto racconti, brevi ed efficaci, ben disegnano un’umanità semplice e giocosa, con i tratti, anche linguistici, della toscanità. Gradevole lo stile narrativo, chiaro, arguto e mai banale, abile nel tratteggiare profili ed intrecciare storie. L’autore interpreta perfettamente quel piacere del raccontare che è alle radici di ogni narrativa degna di questo nome”.

MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo) a

GIULIANO BRAMANTI
per il volume
“IL NOVELLIERE”
(Il Filo s.r.l. Roma - 2007)

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“Il racconto procede serrato. Buona la narrazione, che colora il thriller di fantascienza, facendo apprezzare la capacità dell’autore di tratteggiare con mano sicura le figure del protagonista e degli altri personaggi.

MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo)

CLAUDIO GIANINI
per il volume
“NEMMENO DIO”
(Edizioni Clandestine - Marina di Massa 2006)


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SEGNALAZIONI D’ONORE attribuite a:

* SUSANNA BOSCARELLI BOLOGNA
LA PARETE DI CRISTALLO

(Edizioni Lui - Chiusi 2007)

* ANTONIO COLOMBO
LA SABBIA E LA LUNA

(Edizioni Il Filo - Roma 2007)

* GUIDO FERRARI
IL SAIO INSANGUINATO

(Erga Edizioni - Genova 2007)

* GRAZIANO MAFFEI
IL MAESTRO GIUDEO

(Pequod - Ancona 2007)

* NINO MIGNOLLI
IL BABBO GIOCATORE

(Tipografia Tozzi - Signa 2006)

* DANIELE POZZI
ASINTOTO

(Edizioni Il Filo - Roma 2007)

* MONIA SCARPELLI
PASTA BIANCA

(Edizioni Il Filo - Roma 2006)

* MARCELLO SIMONI
L’ENIGMA DEI QUATTRO ANGELI

(Edizioni Il Filo - Roma 2007)

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SEZIONE E - RACCONTO INEDITO

“La ricchezza e la proprietà di linguaggio, il periodare sicuro ed omogeneo, il sapiente uso della punteggiatura, consentono all’autrice di delineare un personaggio che somiglia tanto ad una sorta di petroliniano Gastone moderno, borioso e petulante quanto mediocre e superficiale, colto da dubbi ed incertezze - ed è questa la differenza attuale dallo storico Gastone - che lasciano il lettore incerto sul suo futuro”.

Questa la motivazione per il racconto:
“IL VESTITO”
di
FLORA BANCHETTI

premiato dalla Commissione con il
Fiorino D’oro e assegno di 500 Euro

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“La narrazione scorre lenta sino all’esasperazione, quasi in punto di piedi, come una pellicola al rallentatore; coniugando parole e musica su uno sfondo di gesti e di sentimenti comuni, ben resi da uno stile adeguato”.

Fiorino d’Argento (ex-aequo) a

MARIO PASTA per il racconto
“LA PARETE BIANCA”

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“Racconto che attraverso un linguaggio metaforico di fiaba rivela l’imperitura dolcezza della fratellanza umana”.

Fiorino d’Argento (ex-aequo) a

STEFANO PROCOPIO per il racconto
“IL SOLE DELL’UNA E TRENTA”

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“Più che un racconto, l’autore intende descrivere un ambiente, una situazione; e lo fa con una narrazione mossa e colorita in un linguaggio popolare con qualche tratto dialettale che pare delinei un quadro fiammingo, in cui l’evento negativo è superato dal coraggio e dalla fede”.

MEDAGLIA DI BRONZO

a MASSIMO PETTINELLI per il racconto:
SAN JACOPINO

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SEGNALAZIONI D’ONORE attribuite a:

* ANDREA CIRESOLA
per il racconto “NAUFRAGIO”

* RICCARDO GORDIANI
per il racconto “UNA VECCHIA STORIA D’AMORE”

* BRUNO LONGANESI
per il racconto “COME DUEMILA ANNI FA”

* LEONARDO MASTRAGOSTINO
per il racconto “UN AMORE IMPOSSIBILE”

* STEFANO TAVERNELLI
per il racconto “BLACK-OUT”

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SEZIONE F - TESTO TEATRALE INEDITO

“Una piccola commedia in lingua fiorentina, anzi “Ponteaemese”, molto corposa, con numerosi personaggi, dialoghi fitti, molto vivace e colorita; un testo semplice e complesso che porta sul palcoscenico la vita e l’atmosfera di un paese toscano che, dai primi anni del Novecento fino alla metà degli anni ’90, si è via via trasformato in quello che è oggi, passando attraverso la guerra ed il ritorno alla normalità.
Sono gli anni della vita del più illustre cittadino di Ponte a Ema, Gino Bartali, gli anni raccontati, o meglio ancora rivissuti sul palcoscenico, dagli abitanti di quei luoghi, che lo hanno visto prima bambino giocare sulle rive dell’Ema come tutti gli altri, poi adolescente avvicinarsi alla bicicletta, infine diventare insuperato corridore ciclista, anche con la spinta degli amici e di tutto il paese, quindi passando di vittoria in vittoria, come quella del Giro d’Italia, vinto nel 1936 a soli 22 anni, o quella leggendaria del Tour de France nel 1948, diventare un mito nazionale e internazionale. Attraverso l’azione scenica dei personaggi (i suoi compaesani) che hanno vissuto le sue vittorie attraverso la radio, scorrono nomi famosi come quelli di Binda, Guerra e poi Olmo, Mealli fino ad arrivare a Fausto Coppi. E in questo affresco non c’è solo la vicenda del corridore Bartali, protagonista di uno sport duro, pulito, praticato più per passione che per denaro, ma quella dei familiari, degli amici, anzi dei tifosi, di tutta Ponte a Ema, ossia di un piccolo spicchio di quell’Italia del passato, oggi irrimediabilmente scomparsa, forse semplice, ingenua e un po’ provinciale, ma sicuramente viva, solidale e appassionata, di cui “Gino” è stato un rappresentante onesto, genuino e generoso”.

FIORINO D’ORO e pubblicazione del testo teatrale

“L’UOMO INTRAMONTABILE”
EPISODI DELLA VITA DI GINO BARTALI
RACCONTATI DAGLI ABITANTI DI PONTE A EMA


di ROBERTO TAMBURRI
CON LA COLLABORAZIONE DI ROMANO PIERATTINI

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“Una trama esile, ma non banale, un testo scorrevole e piacevole. La protagonista, Giulia di 72 anni, vedova e sola da 5 anni, donna sensibile e di cultura, ha incontrato Alfredo, un coetaneo, celibe, che avendo trascorso la sua vita come capitano di lungo corso non è riuscito a sposarsi. Si incontrano casualmente, si innamorano, anche se l’età è quella che è, e decidono di sposarsi “regolarmente”. Ma alla vigilia delle desiderate nozze il passato della donna riaffiora. Alla vigilia del nuovo matrimonio la sorella muore improvvisamente ed il figlio di lei ha un grave incidente automobilistico che lo riduce in carrozzella. Giulia decide di prenderlo a vivere con sé, suscitando però la contrarietà del promesso sposo che progetta di far ricoverare il nipote acquisito in una struttura specializzata e che addirittura fa trovare Giulia di fronte ai due infermieri chiamati per dar corso al trasferimento.
A questo punto, però, Giulia, anche se è veramente innamorata di Alfredo, si ribella e, in un drammatico colloquio gli rivela la verità e con essa la sua decisione. Giulia ha un segreto. Ha avuto un figlio, non dal legittimo marito, nascosto agli occhi del mondo e fatto passare per figlio della sorella. Zia formalmente, ma madre vera, decide di prendersi il figlio, non più autonomo, in casa con sé e di tenercelo. Anche a costo di rinunciare al matrimonio”.

FIORINO D’ARGENTO (ex-aequo) a

LUCIO GALFANO per il testo teatrale
“ACCENDERE LA LUNA”

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“Una commedia leggera, tutta napoletana nell’ambientazione e nella parlata, genuina e simpatica, con Pulecenella/Pulcinella, solito povero diavolo che alla fine se la cava sempre e che, anzi, nell’epilogo salva se stesso dalla forca, cui è stato condannato per furto, e anche Napoli dall’assalto dei Turchi.
Ben costruita farsa napoletana, con un interessante gioco di specchi tra gli attori contemporanei che la dovranno mettere in scena, gli attori che storicamente dettero vita alla maschera di Pulcinella, e la rappresentazione di Pulcinella che salva miracolosamente Napoli. Un classico e garbato esempio di teatro nel teatro.
Il capocomico, al termine dello spettacolo, si congeda dal pubblico e da Napoli con una speranza: “Speriamo che questa città per risolvere i suoi problemi non debba sempre avere bisogno di Pulcinella……”. Forse invece, avrebbe dovuto auspicare il contrario: Finché sul palcoscenico ci sarà Pulcinella, Napoli, al di là dei suoi gravissimi problemi, sarà comunque sempre salva…!

FIORINO D’ARGENTO (ex-aequo) a

ROMANO GIOSUÈ per il testo teatrale
“PULECENELLA”
COME ACCADDE CHE ANTONIO PETITO DIVENTÒ PULCINELLA - FORSE


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“Testo teatrale, certamente non facile, con una trama originale il cui senso profondo si rivela pienamente nella “sorpresa” finale.
Questo il senso del dramma, Regina è una ottuagenaria che si è ritirata a vivere nelle caverne come una eremita. Il suo, però, non è un dramma individuale, ma viene vissuto giornalmente da una moltitudine di uomini e donne che la vita moderna obbliga a rifugiarsi nelle caverne, a trascorrervi in solitudine i momenti finali della vita, lontani dagli affetti cui essi hanno ancora diritto. Regina, con le sue visioni, le sue immaginazioni, con i suoi ricordi, i suoi risentimenti impersona tante, molte di quelle persone che sono state vicine a tutti noi e che poi ad un tratto sono come scomparse, trovando forse rifugio come Regina in caverne inaccessibili. Ma con un bel colpo di scena, un magistrale colpo di teatro inaspettato l’autore costringe lo spettatore a ripensare a tutto quanto ha visto e ascoltato fino ad allora, le caverne in cui Regina immagina di essersi ritirata, lontana dal mondo, non sono altro che le stanze di una ordinaria casa di riposo. Allora il senso della sua esclusione e tutte le sue parole assumono tutto un altro significato.

MEDAGLIA DI BRONZO a

UGO VICIC per il testo teatrale
“REGINA DELLE CAVERNE”

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SEGNALAZIONE D’ONORE attribuita a :

* UBERTO MONTANARI
per il Testo teatrale “UNA MELODIA EBRAICA”

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Nel concludere, la Giuria Letteraria del XXV Premio Firenze e il Consiglio Direttivo del Centro Culturale Firenze Europa “Mario Conti” ringraziano le Istituzioni nazionali, regionali e locali che hanno collaborato alla migliore riuscita di questa giornata.

Inoltre ringraziano

L’ARS HOTEL - L’AUTOVAMA - LA SITA - L’OFFICINA PROFUMO-FARMACEUTICA DI SANTA MARIA NOVELLA - I FRATELLI PICCINI GIOIELLIERI - IL TEATRO VERDI - LA S D I P I SISTEMI S.R.L. (SISTEMI INFORMATICI) - LA BASSNET - IL GARAGE EXCELSIOR -
E, IN PARTICOLARE, L’ENTE CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE e l’ ITAL BROKERS
per l’attenzione prestata alle iniziative del Premio.


Salutano tutte le Autorità e il foltissimo pubblico presente.
Porgono, infine, un augurio a tutti gli Autori (Letterati ed Artisti) che hanno partecipato in numero sempre crescente, dimostrando di credere nei valori delle Lettere e delle Arti e di amare profondamente la Poesia.


Palazzo Vecchio, 1 Dicembre 2007

 

Copyright © 2007 Centro Culturale Firenze-Europa "Mario Conti"