Firenze 1 Dicembre 2007
XXV PREMIO FIRENZE
PREMIO MARIO CONTI
alla memoria di
ALESSANDRO PARRONCHI
con la seguente motivazione:
“In omaggio ai Suoi straordinari meriti poetici ed artistici che ne
hanno fatto una delle ultime, grandi voci libere della nostra città”
***
PREMIO SPECIALE
NEVA BAZZICHI
a
RICCARDO NENCINI
per
“MORIRÒ IN PIEDI”
(Edizioni Polistampa - Firenze 2007)
con la seguente motivazione:
Toccante e scevro di retorica, il volume di Riccardo Nencini
costituisce, non solo la storia di una sofferta e sincera amicizia,
ma una testimonianza di prima mano sulla cultura, l’opera, la
sensibilità e la passione di una delle più grandi interpreti
dell’identità fiorentina e dei valori dell’Occidente: Oriana
Fallaci.
VERBALE DELLA GIURIA
LETTERARIA
La Giuria Letteraria della venticinquesima Edizione del PREMIO
FIRENZE, presieduta da Enrico Nistri e composta da: Anna Maria
Baldini, Giuseppe Cancemi, Benedetta Cellai, Uberto Frediani, Anna
Maria Giglio (segretaria), Pier Paolo Guidi, Maurizio Maggini,
Vittorio Mangani Camilli, Adalberto Scarlino, Anna Ugolini, Valerio
Valoriani, Pierandrea Vanni, dopo una preliminare selezione delle
numerose opere pervenute, si è riunita il giorno 5 Novembre 2007 ed
ha provveduto ad indicare sei ampie rose di finalisti per ciascuna
delle sei sezioni a concorso.
Successivamente, la Giuria ha proseguito i lavori il giorno 12
Novembre 2007, giungendo a stabilire l’ordine dei premi.
IL DISPOSITIVO DEL VERBALE APPROVATO ALL’UNANIMITÀ È IL SEGUENTE:
“Premesso che tutte le opere ammesse al giudizio finale risultano
valide e pregevoli, per non protrarre oltremodo i tempi della
odierna cerimonia e volendo accordare un congruo spazio a tutti gli
scrittori premiati e segnalati, la Giuria - su proposta del
Consiglio Direttivo- limita la lettura dei testi delle Sezioni A e B
(Poesia edita e inedita) ai premiati con Fiorino d’oro, rinviando la
lettura delle opere meritevoli e la consegna del diploma ai
finalisti di tutte le sezioni, al giorno successivo, Domenica 2
Dicembre 2007 alle ore 10,30 nella Sala Luca Giordano di Palazzo
Medici Riccardi, Via Cavour, 1”
Diamo lettura dei risultati dei giudizi della Commissione che sono i
seguenti:
SEZIONE A - POESIA EDITA
“Poesia matura, costruita con saggezza e competenza, quella di Anna
Maria Guidi, talmente raffinata e avvolgente da sapere e potere
affrontare le dimensioni più drammatiche e umane, con la
rassicurazione del sorriso dell’intelligenza delineato dal suo
percorso poetico. Non sono confessioni o resoconti autobiografici
queste poesie, sono soltanto ed esclusivamente belle perché immuni
dal patetico e giocate, prevalentemente, sul tono della leggerezza
che sa temprare in un equilibrio tutto suo, anche le situazioni più
dolorose che descrive”.
Con questa motivazione la Giuria attribuisce il Primo Premio per la
Poesia Edita (Fiorino d’oro e assegno di € 1.500,00) a:
ANNA MARIA GUIDI per il volume
“IN TRANSITO”
Edizioni Polistampa - 2005
***
“L’angoscia, talvolta oppressiva, sembra velare i ricordi della
poetessa, ma la trasfigurazione della donna-poeta ha ragione anche
delle sopraffazioni.
L’approfondimento del contenuto in tono meditativo è la parola in
senso proprio, è quella che è concepita, accolta, quella che
infligge privazione, assenza, quella che può andare a nascondersi,
quella che procede volando vicino al “geroglifico del tuo cuore”.
Con questi versi, Anna Balsamo ci regala una pagina di poesia alta
che è un vero canto d’Amore prolungato nel tempo e nello spazio”.
Fiorino d’Argento (ex-aequo) e assegno di 250,00 Euro attribuito a:
ANNA BALSAMO per il volume
“TAJ MAHAL PASSION”
(Love story romanzata in versi)
(Ibiskos Editrice - Empoli 2006)
***
“I giorni dell’anima e della memoria, quelli di Emilio Bianchi che
intende la poesia come atto di coscienza e di presenza attraverso il
filtro del proprio sentire. Così il poeta è l’Uomo che osserva
attentamente il mondo che lo circonda e, al tempo stesso, se ne
distacca rifugiandosi nelle immagini del passato. Le liriche,
connotate da toni sobri e immagini solari nei Canti Ciociari,
Toscani e Intimi, utilizzano un registro linguistico più incisivo
nei Canti Civili che chiudono la raccolta”.
Fiorino d’Argento (ex-aequo) e assegno di 250,00 Euro attribuito a:
EMILIO BIANCHI per il volume
“I GIORNI DELLA MEMORIA”
(Nicomp Letture - Firenze 2006)
***
“Che alla parola tocchi essere concepita anche in poesia è l’unica
cosa che spiega perché la parola ci sia per darci anche un
linguaggio che diviene danza, così accolta, così trasmessa, quella
che infligge anche dolore, quella che può nascondersi e non dà mai
sicurezza di fermarsi, quella che procede volando. Così, Leonora
Leonori Cecina, sulla scia del suo già noto messaggio poetico,
trasmette “Nel segno della luna” un ripetuto annuncio, ad ogni
pagina, che la parola pensata e accarezzata sta per nascere quasi
come un dono di grazia e di verità, qualcosa che si offre come una
sorta di annunciazione”.
Medaglia di bronzo ex-aequo a
LEONORA LEONORI CECINA per il volume
“NEL SEGNO DELLA LUNA”
(Edizioni Polistampa - Firenze 2007)
***
“L’approccio con il linguaggio poetico di questa scrittrice è un
momento di riflessione sia sulla vita quotidiana che sul disegno più
grande del Destino Universale. Nel volume “La Corazza Nuda”
Gabriella Sobrino riesce, in modo esemplare, a ripercorrere,
organicamente, un lasso di tempo più che ventennale, dando prova di
una varia e ampia ispirazione poetica. C’è un invito, nelle sue
poesie a conservare il nostro tempo, riappropriandoci di spazi non
definiti, in piccole nicchie o in una piccola grotta dove poter
accendere, ancora, un fuoco per scaldare le proprie sensazioni”.
Medaglia di bronzo ex-aequo a
GABRIELLA SOBRINO per il volume
“LA CORAZZA NUDA”
(Edizioni Polistampa - Firenze 2006)
***
SEGNALAZIONI D’ONORE attribuite a:
* GIANCARLO BIANCHI
per COME UNA MONODIA
(Edifir Edizioni Firenze - 2006)
* ELIANA FAVILLA
per IL TEMPO DEL LICORNO
(Edizioni del Cerro - Tirrenia 2005)
* GIANFRANCO MIGLIORELLI
per ACQUA CHE NON HA SUONO
(Studio 54 Edizioni - Genova 2006)
* CLARA NISTRI
per LA MIA NOTTE
(Bastogi Editrice Italiana - Foggia 2005)
* GIOVANNI OCCHIPINTI
per LA VEGGENZA DEL VERSO
(Caramaica Editore - Marina di Minturno - 2006)
* FEDERICO PETRUCCI
per IRIDE -
(Libro Italiano Word - Casa Editrice Internazionale - Ragusa 2006)
* GIANNA SALLUSTIO
per LABIRINTI
(Genesi Editrice - Torino 2007)
SEZIONE B - POESIA INEDITA
“In queste liriche l’autore scava nel sentimento d’amore, ne coglie
l’essenza, il sussulto, il bisogno e l’anelito verso l’eterno che
egli sente come raggiungibile. Le parole prendono forma modulandosi
su ogni minimo segnale d’amore e diventa sensuale intenso ed emotivo
richiamarsi alla donna, poi alla madre, al padre e tutto riconduce
alla bella poesia “Il volto della verità”.
La Commissione conferisce il Primo Premio
FIORINO D’ORO e assegno di 500 Euro
a GIUSEPPE SANTUCCIO
***
“Leggendo i versi di Deanna Mannaioli si entra nel testo senza
temere di violare alcuna intimità poiché l’autrice è capace di
comunicare attraverso la poesia, che non toglie ma aggiunge nei
momenti diversi in tempi e confronti, con tutto ciò che affronta. La
vita stessa trova ascolto come se il tempo non avesse niente
cancellato e niente logorato.
FIORINO D’ARGENTO
a DEANNA MANNAIOLI
***
“Emozione dell’esattezza dei ricordi nel linguaggio doloroso che
nella parola trova posto e significato. È perché si è al confine di
tutto che il poeta tiene fermo il concetto per porgerci un preciso
momento:
“Era di maggio, tempo di barbarie” nella bella poesia “Giorno del
ricordo”.
MEDAGLIA DI BRONZO
a PIETRO BACCINO
***
SEGNALAZIONI D’ONORE ATTRIBUITE a
* ANGELA APRILE
* ANNAMARIA BATIGNANI MASIERI
* EDOARDO CHIARI
* MARIA GRAZIA CARRAROLI
* MARTA FERRETTI
* FLAVIA ISETTA
* SAURO NARDI
* GIUSEPPE PANETTA
* CESARE GIACOMO TOSO
SEZIONE C - SAGGISTICA EDITA
“In un contesto sociale caratterizzato dai grandi problemi della
globalizzazione, dell’economia e della politica, del lavoro
precario, dell’immigrazione, della secolarizzazione, della crisi
della famiglia, Alessandra Nucci rivolge la sua attenzione,
analizzandolo in profondità, su di un fenomeno che non sembra
particolarmente importante, ma che può invece assumere, e sta
assumendo, un ruolo determinante per il cambiamento sociale e non
certo in positivo: quello del femminismo.
Il titolo del saggio “ La donna ad una dimensione ed il sottotitolo
“femminismo antagonista ed egemonia culturale” preannunciano il
contenuto ed il significato, preoccupante, del fenomeno sociale che
l’autrice indaga sistematicamente, ma con un taglio “giornalistico”
ed uno stile di scrittura assolutamente coinvolgenti e convincenti.
La Nucci sviluppa il suo saggio sulla base di una documentazione
incontrovertibile e comprensiva, dalla quale trae una conclusione
che desta, come già osservato, molta preoccupazione, di cui
l’opinione pubblica deve rendersi conto e, può farlo, appunto per
mezzo di un saggio come questo del tutto alla portata ed alla
accessibilità del lettore comune”.
FIORINO D’ORO e assegno di 1.500 Euro
ad ALESSANDRA NUCCI per il volume
LA DONNA AD UNA DIMENSIONE
FEMMINISMO ANTAGONISTA ED EGEMONIA CULTURALE
(Casa Editrice Marietti - Genova 2006)
***
“In questa biografia, la scrittrice Fiorenza Lattanti Darò, svolge
un’indagine psicologica finissima e convincente, non trascurando
l’importanza della bellezza dei suoi tratti fisici, sull’uomo
Vincenzo Bellini (1801-1834), visto nel divenire della sua breve
vita, la fanciullezza, l’adolescenza e poi la maturità, se di quest’ultima
si può parlare per una esistenza durata poco più di 30 anni. Questa
indagine si completa con una approfondita, ricca critica sul piano
della musica di Bellini, che egualmente illumina ed appassiona il
lettore, schiudendogli il significato di un genio precoce e al tempo
stesso maturo che fa di Bellini una figura di primo piano, come dal
sottotitolo, del lirismo ottocentesco europeo. Una solida cultura e
una certa propensione letteraria consentono all’autrice di infondere
qualche pennellata di colore laddove le fonti documentarie latitano
e di esprimersi in maniera elegante e piacevole, mentre le sue
solide conoscenze musicali le permettono di unificare il confine tra
una biografia e un saggio”.
FIORINO D’ARGENTO (ex-aequo) e assegno di 250 Euro a
FIORELLA LATTANZI DARÒ per il volume:
LA VITA BREVE DI VINCENZO BELLINI
Malinconica musa del lirismo ottocentesco europeo
(Editrice Nuovi Autori - Milano 2005)
***
“Il saggio di Paolo Santini e Melania Minacci non riguarda soltanto
le vicende storiche e urbanistiche di Vitolini, un paese minore,
anche se antico, della provincia di Firenze, ma rappresenta uno
spaccato della storia della società contadina toscana e più in
generale italiana, quindi una storia dell’agricoltura e delle sue
trasformazioni, del lavoro e della vita minuta della gente. Di
questo saggio occorre anche evidenziare il rigore metodologico e
archivistico della ricerca, la ricchezza delle note, ma anche
l’accessibilità al lettore non specializzato. Molto accurata ed
interessante anche l’appendice fotografica. Un saggio, dunque, dai
molti pregi che vanno ben oltre la dimensione localistica e che ci
invita a conservare il ricordo delle nostre radici, dei nostri
valori e della nostra identità”.
FIORINO D’ARGENTO (ex-aequo) e assegno di 250 Euro a
PAOLO SANTINI e MELANIA MINACCI per il volume
VITOLINI MILLE ANNI DI STORIA ALL’OMBRA DEL CAMPANILE
(Edito dalla Compagnia degli Ortacci - Vitolini 2006)
***
“Tre brevi saggi introduttivi ed una selezionata antologia di suoi
testi consentono al lettore, in maniera chiara e al tempo stesso
sintetica eppure esaustiva, di valutare il pensiero di un dotto, il
quale appartenne a quel “cenacolo” fiorentino di cui fecero parte
don Milani e La Pira, che tanta parte avrà nella nascita e
nell’iniziale radicamento dell’attuale Repubblica nel capoluogo
toscano, e non solo. Gli scritti del Meucci “cristiano, cittadino,
magistrato” vengono introdotti nell’ordine da Giulio Conticelli,
Stefano Grassi, e da Alfredo Carlo Moro”.
MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo) a
GIULIO CONTICELLI - STEFANO GRASSI - ALFREDO CARLO MORO per il saggio
GIAN PAOLO MEUCCI
CRISTIANO, CITTADINO, MAGISTRATO
(Edizioni Polistampa - Firenze 2006)
***
“Sorretto da una conoscenza profonda delle religioni antiche,
sottoponendo a critica serrata gli eventi e le testimonianze che
vanno dal I al V secolo, avvalendosi dei testi sacri generalmente
riconosciuti, l’autore mostra il processo attraverso cui
l’insegnamento evangelico cristiano delle origini abbia assorbito
quello gnostico quanto il pagano”.
MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo) alla memoria di
SERGIO GABBRIELLI
per il saggio
SU QUESTA PIETRA
COME ROMA TRADÌ IL MESSAGGIO DI CRISTO
(Edizioni Zeta- Firenze 2007)
***
SEGNALAZIONI D’ONORE attribuite a:
* RUDY CAPARRINI - VINCENZO GRECO - NINNI RADICINI
LA GRECIA CONTEMPORANEA (1974-2006)
(EDIZIONI POLISTAMPA - 2007)
* PIPPO LO CASCIO
LE TORRI DI PALERMO -
LE DIFESE MILITARI E LE OPERE DI FORTIFICAZIONE COSTIERE DELLA CONCA
D’ORO NEI SECC. XV-XIX -
(EDIZIONI DEL MIRTO - PALERMO 2006)
* LEO ZEN
IL FALSO JAHVÈ -
GENESI E INVOLUZIONE DEL MONOTEISMO BIBLICO
(EDITRICE CLINAMEN - FIRENZE 2007)
***
PREMIO DEL PRESIDENTE DELLA GIURIA
EMERICO GIACHERY
per il volume
“BELLI E ROMA”
Tra Carnevale e Quaresima
(Edizioni Studium - Roma 2007)
con la seguente motivazione:
Emerico Giachery, insigne cattedratico di Letteratura italiana
moderna e contemporanea, propone in questa raccolta di scritti,
esile per volume ma profonda per contenuti, una serie di finissimi “
esercizi di lettura su “Gioacchino Belli”. Che Belli sia stato tutt’altro
che un minore della letteratura italiana ogni lettore non prevenuto
lo sapeva da tempo. Ora il saggio di Giachery ce lo restituisce in
tutta la sua grandezza, che consiste anche nell’aver dato voce e
dignità alla plebe illetterata di Roma, così ricca di umanità e di
vita pur nella miseria delle sue condizioni
***
PREMIO DEL PRESIDENTE DEL CENTRO CULTURALE
FIRENZE-EUROPA MARIO CONTI
assegnato a
CARLO CRESTI
per il volume
“ARCHITTETTURA A FIRENZE TRA MITI e REALTÀ”
dal Tempio di Marte agli inizi del XVII secolo
(Angelo Pontecorboli Editore - Firenze 2007)
con la seguente motivazione:
Questo saggio, che completa una feconda serie di studi
sull’architettura e l’urbanistica fiorentina, si configura per il
rigore dell’indagine e della trattazione come un punto di
riferimento obbligato per quanti, anche a livello internazionale, si
occupano dell’architettura fiorentina e dei maestri che ne hanno
fatto la grandezza. Col gusto demistificatorio e a volte iconoclasta
che ne caratterizza lo stile, l’autore insegna al lettore a
distinguere miti e realtà, senza indulgere al fervore apologetico né
adagiarsi nei luoghi comuni, ma ripensando nella sua complessità la
vicenda architettonica della Firenze rinascimentale e seicentesca.
SEZIONE D - NARRATIVA EDITA
“Singolare figura di medico umanista, Giuseppe Boccia traccia in
questo romanzo uno straordinario affresco di storia italiana dal
Concordato al referendum istituzionale. Fra gli eroi positivi del
romanzo spiccano il giovane Ciro Ferrer, che dopo la giovanile
partecipazione alla campagna d’Etiopia combatte eroicamente a
Montelungo nel corpo di liberazione dell’esercito italiano, e
l’aristocratico tedesco von Schleswig, che muore impiccato per aver
partecipato alla congiura antinazista del 20 giugno 1944. Con i
personaggi di fantasia interagiscono figure realmente esistite, come
il banchiere Mattioli, il “santo dalla penna alpina” don Gnocchi, il
sacerdote modernista Romolo Murri, in un sapiente mosaico che
ripropone e rivitalizza, con sapienza di linguaggio e ricchezza di
documentazione, l’eterno genere letterario del romanzo storico”.
Questa la motivazione per
GIUSEPPE BOCCIA
per il volume
“TEMPI NUOVI”
(Controcorrente Edizioni - Napoli 2006)
cui la Giuria attribuisce il
Primo Premio Fiorino d’oro e assegno di 1.500 Euro.
***
“In questa raccolta postuma di ricordi livornesi a sfondo
autobiografico l’autore, insigne clinico, prolifico narratore e
stimato naturalista, fa rivivere gli aromi e la poesia delle vecchie
bettole fuori porta, innestando sulla tradizionale impronta
bozzettistica alla Fucini e alla Paolieri temi soffusamente
autobiografici. Le vicende della fiaschetteria di via Fiorentina,
dalla prima guerra mondiale agli anni del miracolo economico, con i
bar che prendono il posto delle vecchie mescite e gli apparecchi
televisivi che sopprimono le antiche consuetudini di convivialità,
si fanno metafora di un’Italia che cambia, non sempre in meglio,
mentre il tradizionale racconto venatorio si fa romanzo di
formazione e accorata rievocazione di un perduto rapporto fra l’uomo
e la natura.
FIORINO D’ARGENTO ( ex-aequio) e assegno di 250 Euro a
FRANCESCO PARDUCCI
per il volume
“VIENI, BEVI”
(Edizioni Il Sassoscritto s.r.l. Firenze 2007 )
***
“Attraverso la rievocazione dell’anno della maturità in una quinta
classe in un istituto tecnico per geometri in una città del profondo
Sud, l’autore tratteggia una non comune galleria di personaggi,
attraverso cui si esprime non solo la nostalgia per una giovinezza
ormai lontana, ma anche un sincero amore per il mondo della scuola e
per il valore morale e formativo dell’insegnamento”.
FIORINO D’ARGENTO ( ex-aequio) e assegno di 250 Euro a
AURELIO ZUCCHI
per il volume
“ VIAGGIO IN V CLASSE”
(Il Filo - S.r.l. Roma - 2006)
***
“I diciotto racconti, brevi ed efficaci, ben disegnano un’umanità
semplice e giocosa, con i tratti, anche linguistici, della
toscanità. Gradevole lo stile narrativo, chiaro, arguto e mai
banale, abile nel tratteggiare profili ed intrecciare storie.
L’autore interpreta perfettamente quel piacere del raccontare che è
alle radici di ogni narrativa degna di questo nome”.
MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo) a
GIULIANO BRAMANTI
per il volume
“IL NOVELLIERE”
(Il Filo s.r.l. Roma - 2007)
***
“Il racconto procede serrato. Buona la narrazione, che colora il
thriller di fantascienza, facendo apprezzare la capacità dell’autore
di tratteggiare con mano sicura le figure del protagonista e degli
altri personaggi.
MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo)
CLAUDIO GIANINI
per il volume
“NEMMENO DIO”
(Edizioni Clandestine - Marina di Massa 2006)
***
SEGNALAZIONI D’ONORE attribuite a:
* SUSANNA BOSCARELLI BOLOGNA
LA PARETE DI CRISTALLO
(Edizioni Lui - Chiusi 2007)
* ANTONIO COLOMBO
LA SABBIA E LA LUNA
(Edizioni Il Filo - Roma 2007)
* GUIDO FERRARI
IL SAIO INSANGUINATO
(Erga Edizioni - Genova 2007)
* GRAZIANO MAFFEI
IL MAESTRO GIUDEO
(Pequod - Ancona 2007)
* NINO MIGNOLLI
IL BABBO GIOCATORE
(Tipografia Tozzi - Signa 2006)
* DANIELE POZZI
ASINTOTO
(Edizioni Il Filo - Roma 2007)
* MONIA SCARPELLI
PASTA BIANCA
(Edizioni Il Filo - Roma 2006)
* MARCELLO SIMONI
L’ENIGMA DEI QUATTRO ANGELI
(Edizioni Il Filo - Roma 2007)
***
SEZIONE E - RACCONTO INEDITO
“La ricchezza e la proprietà di linguaggio, il periodare sicuro ed
omogeneo, il sapiente uso della punteggiatura, consentono
all’autrice di delineare un personaggio che somiglia tanto ad una
sorta di petroliniano Gastone moderno, borioso e petulante quanto
mediocre e superficiale, colto da dubbi ed incertezze - ed è questa
la differenza attuale dallo storico Gastone - che lasciano il
lettore incerto sul suo futuro”.
Questa la motivazione per il racconto:
“IL VESTITO”
di
FLORA BANCHETTI
premiato dalla Commissione con il
Fiorino D’oro e assegno di 500 Euro
***
“La narrazione scorre lenta sino all’esasperazione, quasi in punto
di piedi, come una pellicola al rallentatore; coniugando parole e
musica su uno sfondo di gesti e di sentimenti comuni, ben resi da
uno stile adeguato”.
Fiorino d’Argento (ex-aequo) a
MARIO PASTA per il racconto
“LA PARETE BIANCA”
***
“Racconto che attraverso un linguaggio metaforico di fiaba rivela
l’imperitura dolcezza della fratellanza umana”.
Fiorino d’Argento (ex-aequo) a
STEFANO PROCOPIO per il racconto
“IL SOLE DELL’UNA E TRENTA”
***
“Più che un racconto, l’autore intende descrivere un ambiente, una
situazione; e lo fa con una narrazione mossa e colorita in un
linguaggio popolare con qualche tratto dialettale che pare delinei
un quadro fiammingo, in cui l’evento negativo è superato dal
coraggio e dalla fede”.
MEDAGLIA DI BRONZO
a MASSIMO PETTINELLI per il racconto:
SAN JACOPINO
***
SEGNALAZIONI D’ONORE attribuite a:
* ANDREA CIRESOLA
per il racconto “NAUFRAGIO”
* RICCARDO GORDIANI
per il racconto “UNA VECCHIA STORIA D’AMORE”
* BRUNO LONGANESI
per il racconto “COME DUEMILA ANNI FA”
* LEONARDO MASTRAGOSTINO
per il racconto “UN AMORE IMPOSSIBILE”
* STEFANO TAVERNELLI
per il racconto “BLACK-OUT”
***
SEZIONE F - TESTO TEATRALE INEDITO
“Una piccola commedia in lingua fiorentina, anzi “Ponteaemese”,
molto corposa, con numerosi personaggi, dialoghi fitti, molto vivace
e colorita; un testo semplice e complesso che porta sul palcoscenico
la vita e l’atmosfera di un paese toscano che, dai primi anni del
Novecento fino alla metà degli anni ’90, si è via via trasformato in
quello che è oggi, passando attraverso la guerra ed il ritorno alla
normalità.
Sono gli anni della vita del più illustre cittadino di Ponte a Ema,
Gino Bartali, gli anni raccontati, o meglio ancora rivissuti sul
palcoscenico, dagli abitanti di quei luoghi, che lo hanno visto
prima bambino giocare sulle rive dell’Ema come tutti gli altri, poi
adolescente avvicinarsi alla bicicletta, infine diventare insuperato
corridore ciclista, anche con la spinta degli amici e di tutto il
paese, quindi passando di vittoria in vittoria, come quella del Giro
d’Italia, vinto nel 1936 a soli 22 anni, o quella leggendaria del
Tour de France nel 1948, diventare un mito nazionale e
internazionale. Attraverso l’azione scenica dei personaggi (i suoi
compaesani) che hanno vissuto le sue vittorie attraverso la radio,
scorrono nomi famosi come quelli di Binda, Guerra e poi Olmo, Mealli
fino ad arrivare a Fausto Coppi. E in questo affresco non c’è solo
la vicenda del corridore Bartali, protagonista di uno sport duro,
pulito, praticato più per passione che per denaro, ma quella dei
familiari, degli amici, anzi dei tifosi, di tutta Ponte a Ema, ossia
di un piccolo spicchio di quell’Italia del passato, oggi
irrimediabilmente scomparsa, forse semplice, ingenua e un po’
provinciale, ma sicuramente viva, solidale e appassionata, di cui
“Gino” è stato un rappresentante onesto, genuino e generoso”.
FIORINO D’ORO e pubblicazione del testo teatrale
“L’UOMO INTRAMONTABILE”
EPISODI DELLA VITA DI GINO BARTALI
RACCONTATI DAGLI ABITANTI DI PONTE A EMA
di ROBERTO TAMBURRI
CON LA COLLABORAZIONE DI ROMANO PIERATTINI
***
“Una trama esile, ma non banale, un testo scorrevole e piacevole. La
protagonista, Giulia di 72 anni, vedova e sola da 5 anni, donna
sensibile e di cultura, ha incontrato Alfredo, un coetaneo, celibe,
che avendo trascorso la sua vita come capitano di lungo corso non è
riuscito a sposarsi. Si incontrano casualmente, si innamorano, anche
se l’età è quella che è, e decidono di sposarsi “regolarmente”. Ma
alla vigilia delle desiderate nozze il passato della donna
riaffiora. Alla vigilia del nuovo matrimonio la sorella muore
improvvisamente ed il figlio di lei ha un grave incidente
automobilistico che lo riduce in carrozzella. Giulia decide di
prenderlo a vivere con sé, suscitando però la contrarietà del
promesso sposo che progetta di far ricoverare il nipote acquisito in
una struttura specializzata e che addirittura fa trovare Giulia di
fronte ai due infermieri chiamati per dar corso al trasferimento.
A questo punto, però, Giulia, anche se è veramente innamorata di
Alfredo, si ribella e, in un drammatico colloquio gli rivela la
verità e con essa la sua decisione. Giulia ha un segreto. Ha avuto
un figlio, non dal legittimo marito, nascosto agli occhi del mondo e
fatto passare per figlio della sorella. Zia formalmente, ma madre
vera, decide di prendersi il figlio, non più autonomo, in casa con
sé e di tenercelo. Anche a costo di rinunciare al matrimonio”.
FIORINO D’ARGENTO (ex-aequo) a
LUCIO GALFANO per il testo teatrale
“ACCENDERE LA LUNA”
***
“Una commedia leggera, tutta napoletana nell’ambientazione e nella
parlata, genuina e simpatica, con Pulecenella/Pulcinella, solito
povero diavolo che alla fine se la cava sempre e che, anzi,
nell’epilogo salva se stesso dalla forca, cui è stato condannato per
furto, e anche Napoli dall’assalto dei Turchi.
Ben costruita farsa napoletana, con un interessante gioco di specchi
tra gli attori contemporanei che la dovranno mettere in scena, gli
attori che storicamente dettero vita alla maschera di Pulcinella, e
la rappresentazione di Pulcinella che salva miracolosamente Napoli.
Un classico e garbato esempio di teatro nel teatro.
Il capocomico, al termine dello spettacolo, si congeda dal pubblico
e da Napoli con una speranza: “Speriamo che questa città per
risolvere i suoi problemi non debba sempre avere bisogno di
Pulcinella……”. Forse invece, avrebbe dovuto auspicare il contrario:
Finché sul palcoscenico ci sarà Pulcinella, Napoli, al di là dei
suoi gravissimi problemi, sarà comunque sempre salva…!
FIORINO D’ARGENTO (ex-aequo) a
ROMANO GIOSUÈ per il testo teatrale
“PULECENELLA”
COME ACCADDE CHE ANTONIO PETITO DIVENTÒ PULCINELLA - FORSE
***
“Testo teatrale, certamente non facile, con una trama originale il
cui senso profondo si rivela pienamente nella “sorpresa” finale.
Questo il senso del dramma, Regina è una ottuagenaria che si è
ritirata a vivere nelle caverne come una eremita. Il suo, però, non
è un dramma individuale, ma viene vissuto giornalmente da una
moltitudine di uomini e donne che la vita moderna obbliga a
rifugiarsi nelle caverne, a trascorrervi in solitudine i momenti
finali della vita, lontani dagli affetti cui essi hanno ancora
diritto. Regina, con le sue visioni, le sue immaginazioni, con i
suoi ricordi, i suoi risentimenti impersona tante, molte di quelle
persone che sono state vicine a tutti noi e che poi ad un tratto
sono come scomparse, trovando forse rifugio come Regina in caverne
inaccessibili. Ma con un bel colpo di scena, un magistrale colpo di
teatro inaspettato l’autore costringe lo spettatore a ripensare a
tutto quanto ha visto e ascoltato fino ad allora, le caverne in cui
Regina immagina di essersi ritirata, lontana dal mondo, non sono
altro che le stanze di una ordinaria casa di riposo. Allora il senso
della sua esclusione e tutte le sue parole assumono tutto un altro
significato.
MEDAGLIA DI BRONZO a
UGO VICIC per il testo teatrale
“REGINA DELLE CAVERNE”
***
SEGNALAZIONE D’ONORE attribuita a :
* UBERTO MONTANARI
per il Testo teatrale “UNA MELODIA EBRAICA”
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Nel concludere, la Giuria Letteraria del XXV Premio Firenze e il
Consiglio Direttivo del Centro Culturale Firenze Europa “Mario
Conti” ringraziano le Istituzioni nazionali, regionali e locali che
hanno collaborato alla migliore riuscita di questa giornata.
Inoltre ringraziano
L’ARS HOTEL - L’AUTOVAMA - LA SITA - L’OFFICINA PROFUMO-FARMACEUTICA
DI SANTA MARIA NOVELLA - I FRATELLI PICCINI GIOIELLIERI - IL TEATRO
VERDI - LA S D I P I SISTEMI S.R.L. (SISTEMI INFORMATICI) - LA
BASSNET - IL GARAGE EXCELSIOR -
E, IN PARTICOLARE, L’ENTE CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE e l’ ITAL
BROKERS
per l’attenzione prestata alle iniziative del Premio.
Salutano tutte le Autorità e il foltissimo pubblico presente.
Porgono, infine, un augurio a tutti gli Autori (Letterati ed
Artisti) che hanno partecipato in numero sempre crescente,
dimostrando di credere nei valori delle Lettere e delle Arti e di
amare profondamente la Poesia.
Palazzo Vecchio, 1 Dicembre 2007 |