SEZIONE
F - TESTO TEATRALE INEDITO
FIORINO D’ORO
ROBERTO TAMBURRI
con la collaborazione di Romano Pierattini
per
“L’UOMO
INTRAMONTABILE”
EPISODI DELLA VITA DI GINO BARTALI RACCONTATI DAGLI ABITANTI DI PONTE A
EMA
con la seguente motivazione:
Una piccola commedia in
lingua fiorentina, anzi “Ponteaemese”, molto corposa, con numerosi
personaggi, dialoghi fitti, molto vivace e colorita; un testo semplice e
complesso che porta sul palcoscenico la vita e l’atmosfera di un paese
toscano che, dai primi anni del Novecento fino alla metà degli anni ’90,
si è via via trasformato in quello che è oggi, passando attraverso la
guerra ed il ritorno alla normalità.
Sono gli anni della vita del più illustre cittadino di Ponte a Ema, Gino
Bartali, gli anni raccontati, o meglio ancora rivissuti sul
palcoscenico, dagli abitanti di quei luoghi, che lo hanno visto prima
bambino giocare sulle rive dell’Ema come tutti gli altri, poi
adolescente avvicinarsi alla bicicletta, infine diventare insuperato
corridore ciclista, anche con la spinta degli amici e di tutto il paese,
quindi passando di vittoria in vittoria, come quella del Giro d’Italia,
vinto nel 1936 a soli 22 anni, o quella leggendaria del Tour di Francia
nel 1948, diventare un mito nazionale e internazionale. Attraverso
l’azione scenica dei personaggi (i suoi compaesani) che hanno vissuto le
sue vittorie attraverso la radio, scorrono nomi famosi come quelli di
Binda, Guerra e poi Olmo, Mealli fino ad arrivare a Fausto Coppi. E in
questo affresco non c’è solo la vicenda del corridore Bartali,
protagonista di uno sport duro, pulito, praticato più per passione che
per denaro, ma quella dei familiari, degli amici, anzi dei tifosi, di
tutta Ponte a Ema, ossia di un piccolo spicchio di quell’Italia del
passato, oggi irrimediabilmente scomparsa, forse semplice, ingenua e un
po’ provinciale, ma sicuramente viva, solidale e appassionata, di cui
“Gino” è stato un rappresentante onesto, genuino e generoso. |