PREMESSA
Quando conobbi il Prof. Mario Conti, ideatore e fondatore del
"Centro Culturale Firenze-Europa", emanatore del "Premio Firenze"
nel lontano 1980, non immaginavo certo che la sua conoscenza mi
avrebbe permesso di avere una delle esperienze più belle della mia
vita, il "Premio Firenze".
Nato nel 1982 come premio letterario, compie quest’anno venticinque
anni di attività.
Nel 1994, su mia intuizione, fu esteso alle arti visive: divenni il
segretario della giuria e iniziammo l’avventura. Fu subito un
successo, quasi come se tanti artisti fiorentini cercassero e si
aspettassero dalla loro città, così importante per l’arte, una
possibilità, un risveglio, un’occasione.
Dopo quattordici anni di arti visive il "Premio Firenze" è
considerato a ragione come uno dei premi più importanti per l’arte
contemporanea internazionale. Migliaia di artisti da tutto il mondo
si sono confrontati e si confrontano ogni anno, in un incontro
costruttivo ed amichevole nel nome dell’arte universale. Di questi,
tutti pubblicati ogni anno sul catalogo del premio, più di duemila
sono stati coinvolti in oltre cinquanta mostre, di alto livello
artistico, realizzate in spazi pubblici fiorentini e nella rete
internet, nell’affermazione che la città di Firenze è sempre più di
diritto luogo ideale di spazio internazionale per l’arte
contemporanea.
Tutto questo non sarebbe potuto accadere se non ci fosse stata una
collaborazione totale, altamente costruttiva, con realtà fiorentine
che, con dedizione e serietà, hanno permesso il successo costante
dell’iniziativa. Mi riferisco in particolare all’abnegazione ed al
sacrificio dello staff del Candelaio Edizioni, nelle persone di
Paolo Baracchi, presidente della giuria, di Roberta Fiorini, Laura
Natali, e Simone Baracchi, allo staff della società di Servizi per
l’Arte "Arno Art Agency" nelle figure dell’amico Riccardo Saldarelli
e di Giusi Celeste che in tutti questi anni hanno curato la parte
informatica della manifestazione diffondendola nel web, a tutti i
membri della giuria arti visive, che con grande senso di
responsabilità e con decisioni non sempre facili ma con serietà e
professionalità, hanno mantenuto alto il livello delle opere
premiate esposte ogni anno in Palazzo Vecchio nel salone dei
Cinquecento. Inoltre ringrazio con affetto il giornalista Fabrizio
Borghini che in tutti questi anni ci ha seguito diffondendo via tv
l’immagine del premio nel mondo.
Un ringraziamento doveroso va a quei Sindaci, a quegli Assessori
alla Cultura del Comune e della Provincia di Firenze che hanno
appoggiato l’iniziativa permettendo la crescita del Premio nel corso
dei venticinque anni ed i funzionari comunali che ci hanno assistito
durante le premiazioni. Inoltre ringrazio il Presidente del
Consiglio Regionale che ha collaborato alle varie iniziative,
concedendoci quest'anno Palazzo Panciatichi per una delle
mostre-premio.
Inoltre un saluto affettuoso va a Fiorenzo Smalzi per averci
concesso in tutti questi anni lo spazio espositivo di grande
interesse storico nell’antico caffè delle "Giubbe Rosse".
Tutto questo ed il lavoro di quest’anno lo dedico a coloro che hanno
ideato e lavorato per il premio, interrompendo anzi tempo la loro
esperienza terrena: Mario Conti, Vittorio Vettori e Neva Bazzichi
sempre presenti nei nostri cuori.
Pier Luigi Viti Vice
Presidente del Centro Culturale Firenze-Europa
"Mario Conti"
Segretario Sezione Arti Visive