SEZIONE
F - TESTO TEATRALE INEDITO
FIORINO D’ARGENTO
(ex-aequo)
GIOSUÈ ROMANO
per
“PULECENELLA”
COME ACCADDE CHE ANTONIO PETITO DIVENTÒ PULCINELLA. FORSE”
con la seguente
motivazione:
Una commedia leggera,
tutta napoletana nell’ambientazione e nella parlata, genuina e
simpatica, con Pulecenella/Pulcinella, solito povero diavolo che
alla fine se la cava sempre e che, anzi, nell’epilogo salva se
stesso dalla forca, cui è stato condannato per furto, e anche Napoli
dall’assalto dei Turchi.
Ben costruita farsa napoletana, con un interessante gioco di specchi
tra gli attori contemporanei che la dovranno mettere in scena, gli
attori che storicamente dettero vita alla maschera di Pulcinella, e
la rappresentazione di Pulcinella che salva miracolosamente Napoli.
Un classico e garbato esempio di teatro nel teatro.
Il capocomico, al termine dello spettacolo, si congeda dal pubblico
e da Napoli con una speranza: “Speriamo che questa città per
risolvere i suoi problemi non debba sempre avere bisogno di
Pulcinella……”. Forse invece, avrebbe dovuto auspicare il contrario:
Finché sul palcoscenico ci sarà Pulcinella, Napoli, al di là dei
suoi gravissimi problemi, sarà comunque sempre salva…! |