CAPO BIANCO
Qui, seguivo
da ragazzo il sole,
che all’orizzonte
lentamente declinava.
Mi pareva
imbalsamata aurora.
Allora, i miei
capelli erano
come l’oro.
A picco,
la bianca scogliera
sbatteva schiume,
dove alla risacca
il nero granchio
faceva capolino;
pronto a dominare
il territorio vinto.
A Villa Tesei
le cotogne
ormai ingiallite
cadevano
come fichi settembrini.
Le balze,
a vigna rossa,
vermigli grappoli
offriva ondeggianti
alla ventosa
elbana estate.
Poi, il
viottolo
là che muove
al campo
dove di tennis
era piena
la mia vita.
Intanto,
la piccola cala
di padulella,
dal tramonto
ombreggiata
copriva
piante grasse
rampicanti a salire;
aperti fiori
dai toni cardinali
come stelle
marine al sole.
Qui, sono
tornato
come gabbiano
fermo alla marina,
ma, i miei capelli
più non sono
come l’oro.
Portoferraio, Agosto 2005 |