VERBALE DELLA GIURIA
LETTERARIA La Giuria
Letteraria della ventunesima edizione del PREMIO FIRENZE, presieduta dal
Prof. Vittorio Vettori e composta da: Anna Belli, Silvio Calzolari, Giuseppe
Cancemi, Uberto Frediani, Gloria Giudizi Pattarino, Vittorio Mangani Camilli,
Enrico Nistri, Valerio Valoriani, Pierandrea Vanni, (Anna Maria Giglio,
segretaria) dopo una preliminare selezione delle numerose opere pervenute,
si è riunita il giorno 3 Novembre 2003 ed ha provveduto ad indicare sei
ampie rose di finalisti per ciascuna delle sei sezioni a concorso.
Successivamente, la Giuria ha proseguito i lavori il giorno 10 Novembre
2003, giungendo a stabilire, nella stessa sera, l’ordine dei premi e delle
segnalazioni. Il dispositivo del verbale approvato all’unanimità è il
seguente:
“Premesso che tutte le opere ammesse al giudizio finale risultano valide e
pregevoli, ma, per non protrarre oltremodo i tempi della odierna cerimonia,
e volendo accordare un congruo spazio a tutti gli scrittori premiati e
segnalati, la Giuria -su proposta del Consiglio Direttivo- limita la lettura
dei testi delle Sezioni A e B ( Poesia edita e inedita) ai premiati con
Fiorino d’oro, rinviando la lettura delle opere meritevoli e la consegna del
diploma ai finalisti di tutte le sezioni, al giorno successivo, Domenica 30
Novembre 2003, alle ore 10,30 nella Sala Rossa di Palazzo Medici Riccardi,
Via Cavour, 1”.
Ciò premesso, si rendono noti i risultati dei giudizi della Commissione
giudicatrice, che sono i seguenti:
Questo esordio letterario del giovane Lorenzo Conti Lapi si apre con tre
anòmale provocazioni non gridate e nemmeno insistite o sottolineate ma
semplicemente enunciate in perfetta scansione di lingua. Nella clausola
finale del “Florentini natione”, evidente citazione dantesca, resta
sottinteso ma presente il forte richiamo polemico “non moribus” che mette in
campo fin da principio la fondamentale presenza della dantità. Da qui la
centrale rilevanza dell’ardito intermezzo “col dover dire”, tragedia in atto
unico,dove il “poeta nuovo” riesce a mettere in scena la ontologica
dipendenza-discendenza delle tre Cantiche dell’Aligheri.
Con questa motivazione la Giuria attribuisce il Premio Premio per la Poesia
edita (Fiorino d’oro e assegno di € 1.500,00) a:
LORENZO CONTI LAPI per il volume
“OPERA PRIMA”
di Lorenzo figlio di Renzo
Florentini Natione
Edizioni Remo Sandron- Firenze 2003
*
In Filippo Neri “poeta nuovo” un orecchio appena
attento ed esercitato percepisce subito, nell’immediatezza di un’intuizione
fulminea la resistenza tenace di un nucleo ermetico ereditato dal più
sofisticato clima novecentesco. Non si tratta, però, di un’esperienza
puramente libresca, dal momento che il giovane autore riesce a mettere in
campo direttamente e intrepidamente, le forze pugnaci dell’anima, il
pensiero stesso vivente e pensante del cuore.
Questa la motivazione del 2° Premio (Fiorino d’Argento ex-aequo e
assegno di 250,00 Euro) attribuito a:
FILIPPO NERI per il volume
“IL RITO DELLE LABBRA”
Interlinea Edizioni Novara 2003
*
“Singolare libro poetico quello di Guglielmo
Peralta che rispetta con assoluta pienezza l’intento dell’autore di
inaugurare degnamente con esso il nuovo secolo e millennio sulla linea
fondamentale di una realtà sublimata nel sogno (donde il neologismo del
titolo “Soaltà”).
Peralta dispone in effetti di un’eccezionale capacità di nominazione, il cui
potenziale è chiaro in tutta la raccolta.
Questa la motivazione del 2° Premio (Fiorino d’Argento ex-aequo e
assegno di 250,00 Euro) attribuito a:
GUGLIELMO PERALTA per il volume
“SOALTÀ”
Francesco Federico Editore- Palermo 2001
* Suddiviso in nove
parti velocemente concentriche, il libro della Guidi invita alla meditazione
sia per il dubbio o la certezza che traspare che traspare dai suoi versi,
sia per molti riferimenti a grandi poeti. Ci induce a pensare che ne tragga
conferma e conforto. Meglio, sanamento. È poesia attuale quella di questa
poetessa che esamina i tanti aspetti dell’esistenza componendo versi che si
incidono come tele ad olio.
Medaglia di bronzo (ex-aequo) ad
ANNA MARIA GUIDI per il volume
“CERTEZZE”
Ibiskos Editrice- Empoli 2002
* Versi brevi che
tendono, nella loro essenzialità, all’armonia totale tra l’uomo e la
natura”.
MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo) a
GABRIO NERI per il volume
“TRA VENTO E MARE”
Ibiskos Editrice- Empoli 2003
*
SEGNALAZIONI D’ONORE attribuite a:
LIDIA AGLIETTI |
per NEL SILENZIO |
DANTE AMBROGI |
per SPERANZA |
MONICA DE STEINKUEHL |
per BACI DAL
DESTINO |
AURORA FAGGI |
per PETALI |
PAOLO MANETTI |
per AUTUNNO DEL
MINOTAURO |
ANTONIO ZAVOLI |
per UN’ARDUA
CONFIDENZA |
SEZIONE
B - POESIA INEDITA |
Per quanto riguarda la Poesia inedita, la Commissione, dopo un’attenta
valutazione della rosa dei finalisti ha assegnato eccezionalmente due Primi
Premi a due poetesse che rappresentano in modo eccellente due generi di “far
poesia” e quindi entrambe meritorie del Premio assegnato.
“Gli elementi che caratterizzano la poesia di Vera Franci Riggio sono
innanzitutto lo stile ricercato e raffinato.
I suoi versi rivelano ottimi livelli di liricità. La tecnica, lo stile e la
forma poetica rispettano, come in un brano musicale, pause e accenti, dando
ai versi la giusta forza incisiva e denotano una sostanziale sintesi tra
parola e spirito”.
La Commissione conferisce il Primo Premio
FIORINO D’ORO (ex-aequo) e assegno di 250 Euro
a VERA FRANCI RIGGIO
*
“La poesia di Evelyn Zanola, come spesso avviene
nelle opere prime, rivela una forte impronta autobiografica, quasi che
l’autrice sentisse il bisogno di ancorare la propria scrittura ad alcuni
significativi episodi della sua vita, facendo in modo di dare ai suoni con
cui la poesia è costruita, sostanza, sangue ed elemento vitale. I suoi
versi, arricchiti di suggestioni evocative e spirituali, fermano sul foglio
sensazioni e ricordi e sono capaci di suscitare potenti emozioni,
testimoniando che la poesia può darci la forza di continuare a vivere,
facendoci uscire dalle delusioni, dal dolore e talora dall’angoscia, per
aprirci all’amore”.
FIORINO D’ORO (ex-aequo) e assegno di 250 Euro.
a EVELYN ZANOLA *
“Leggere la poesia di Anna Calossi ci dona un
senso di intima serenità. Il suo percorso lirico sembra voler riepilogare la
struggente levità del tempo andato. Vi è anche tutta la forza rigeneratrice
degli eventi e la dimensione allegorica di una pagina che investe
lucidamente i ricordi di un viaggio privatissimo che diviene materia di
canto. I versi sono eleganti e delicati e sono capaci di far riemergere
dalla memoria momenti di vita mai dimenticati”.
FIORINO D’ARGENTO (ex-aequo) a ANNA CALOSSI
*
“La poesia di Sergio Cappelletti è una lunga
meditazione sulle vicende del mondo. La storia si fa poesia e anche i
sentimenti più soggettivi e universali, come i momenti della vita, il
patriottismo, l’amore, il senso del dovere, la solidarietà e la solitudine
condivisa diventano elementi costitutivi di un carattere preciso,
inequivocabile nella resa del verso”.
FIORINO D’ARGENTO (ex-aequo) a SERGIO CAPPELLETTI
*
“La poesia di Rita Carloni, intesa come sequenza
di momenti, emozioni e intensi stati d’animo. è fine, densa e delicata ma
anche riflessiva e sofferta e diviene luogo reale di comunicazione di tutti
i sentimenti di un quotidiano che si fa sogno o visione. La sua poesia
travalica però la quotidianità per volgere ad una introspezione interiore
che è un’occasione per mettere a nudo l’animo.
MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo) a RITA CARLONI
*
La poesia di Monica Giusti è ricca di un lirismo
delicato e sottile, intessuto di affetti. È una poesia che realizza la sua
trama espressiva con immagini di luci e di colori che divengono quasi una
sinfonia visiva
I versi di questa giovane poetessa sono un vero e proprio atto d’amore
immerso nel sentimento e nella passione.
MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo) a MONICA GIUSTI
*
SEGNALAZIONI D’ONORE ATTRIBUITE a
BEATRICE BAUSI BUSI
GIORGIO BUBBI
GIAMBATTISTA LEONE
MEDARDO MACORI
GIOVANNA RUÀ CASSOLA
BERENICE SCASSERRA
MASSIMILIANO VILLANI
SEZIONE
C - SAGGISTICA EDITA |
“Rassegna accurata, documentata
ed arricchita da una notevole mole di notizie ed aneddoti di varia natura,
corredata da un ottimo apparato illustrativo, degli “Spedali” fiorentini tra
il XIV ed il XVII sec. sino alla riforma di Pietro Leopoldo”.
Con questa motivazione la Giuria attribuisce il Primo Premio per la
Saggistica edita consistente nel
FIORINO D’ORO e assegno di 1.500 Euro a
LUCIANO ARTUSI e ANTONIO PATRUNO per il volume
“GLI ANTICHI OSPEDALI DI FIRENZE”
Editrice Semper - Firenze 2000
*
“Sintesi agile, ben scritta e, al tempo stesso
rigorosa, degli errori e degli orrori del comunismo mondiale inerente i
Paesi in cui è arrivato al potere, di cui l’autore mostra di possedere una
conoscenza ampia e puntuale”.
FIORINO D’ARGENTO e assegno di 500 Euro a
MARCO MESSERI per il volume:
“UTOPIA E TERRORE”
Edizioni Piemme Spa – Casale Monferrato 2003
*
“In uno stile piano e senza pecche, l’autrice
analizza le fasi e gli aspetti dell’emigrazione sia da un punto di vista
teorico sia con l’apporto di un epistolario in suo possesso, che infonde al
saggio una pregevole nota realistica ed, al tempo stesso, intimistica.
MEDAGLIA DI BRONZO a
ANTONELLA SBOLCI per il saggio
“AMORE DI TERRA LONTANA”
Editrice Le Lettere – Firenze 2001
*
SEGNALAZIONI D’ONORE attribuite a:
PIERFRANCO BRUNI |
per L’INDEFINIBILE
NOSTALGIA |
CORRADO LIBERATI |
per FIAMME BIANCHE |
RAFFAELE MAMBELLA |
per MYTHOS, EPOS,
ETHNOS |
*
PREMIO DEL PRESIDENTE DELLA GIURIA assegnato
a
EMILIO SIDOTI per il volume
“I GIORNI DI SANTA ETELVINA”
Edizione Caboclos – Associazione di volontariato – Celle Ligure 2002
con la seguente motivazione:
“ Sotto le sembianze dell’anonimo e del collettivo si percepisce
l’onnipresenza di una regia coerente e cosciente, quella di Emilio Sidoti,
che in questa sua opera, diario di un’ardita missione umanitaria a Manaus in
Amazzonia, manifesta il dono di resuscitare i tempi dell’esperienza e
dell’emozione, congiungendo possibile e impossibile, visibile e invisibile,
quotidianità e oltranza”.
*
PREMIO DEL PRESIDENTE DEL CENTRO CULTURALE
FIRENZE- EUROPA “MARIO CONTI” assegnato a
PAOLO BAGNOLI per il volume
“IL METODO DELLA LIBERTÀ”
Edizioni Diabasis - Reggio Emilia 2003
con la seguente motivazione :
“Impeccabile per stile e documentazione, il saggio analizza il pensiero
libertario di Pietro Gobetti, sospeso tra “eresia e rivoluzione liberale”
rilevandone la vitalità e l’importanza nel dibattito politico e culturale
della società odierna”.
*
SEZIONE
D - NARRATIVA EDITA |
“Quello che Linda Di Martino ha
prescelto per il suo romanzo è il periodo postrisorgimentale, allorquando,
tramontati l’ideal sublime e le certezze del riscatto nazionale, si
avvertono più acuti i contrasti e germinano le crisi. L’Italia è alla
ricerca di se stessa. Letterariamente siamo nella scia dei “racconti neri”,
prodotti d’esistenze inquiete, ribelli, spesso morbose, talvolta novatrici.
È anche l’epoca dei “Misteri di Firenze”, comparsi per l’appunto in quel
1884, da cui Linda Di Martino fa partire la storia di Lucilla, ragazza
diciassettenne , esile e bella, una selva di capelli “castagni”,
viluppatrice e vittima di una vicenda intricata, che si conclude
tragicamente, e che la scrittrice svolge, rivivendo con disinvolta proprietà
ed efficacia l’epoca lontana, segnandola di personaggi così incisivi e
tormentati che difficilmente dimenticheremo”.
Questa la motivazione per
“LA DONNA D’ORO”
Casa Editrice Laurum – Pitigliano 2003
di LINDA DI MARTINO cui la Giuria
attribuisce il
Primo Premio FIORINO D’ORO e assegno di 1.500 Euro.
*
“Poesìa de la Reina, nome recente dell’antica
Ventanillas, è un puntino appena visibile sulla carta stradale della
Colombia. Alberto Corbino asserisce che a condurlo là fu il caso: un caso
fortunato per chi ha l’occasione di leggere questo racconto breve e
intensissimo, ché il suo non è viaggio di curiosità superficiali, di
avventure svaganti, di stolide allegrie, ma l’itinerario di un viaggiatore
pensoso, desto e perspicace, che vuole e riesce a penetrare nella vita delle
genti, nella loro realtà e nelle loro leggende, nel vasto mondo dei deboli,
degli ingenui, degli esausti, degli sfruttati e dei loro faticosi riscatti,
che Alberto Corbino riveste del raro, largo e affascinante movimento
armonioso di una prosa agile e piena di sostanza, poeticamente e
simbolicamente avviata e conclusa dai candidi versi del poeta Pedro alla sua
Reina”.
FIORINO D’ARGENTO (ex-aequo) e assegno di 250 Euro a
ALBERTO CORBINO per il volume:
“POESÌA DE LA REINA”
Editore Maria Guida – Napoli 2003
*
“È un ventennio di vita di Leonardo Poli, detto
Dino, nato in Maremma da un bella sposa di Pitigliano e da uno sfaccendato
ubriacone. È una storia che profuma di casa nostra e che Leopoldo Gori nutre
di una prosa che assaporiamo come vin pretto, che corre agile, offrendoci
episodi di sicura rilevanza artistica, come quello di Demy, la bella slava
che si dà solo agli ufficiali, per cui Dino, sergente, cambia giubba; come
quello di Normann nella Legione straniera.
“Fuga e Ritorno”: Dino fugge appunto nella Legione “sous le soleil brûlant
d’Afrique”, e torna infine fra le braccia dell’amata Maria Grazia, avvenente
siciliana, che gli aveva dato un figlio. È una storia che fila dritta senza
complicazioni artificiose, senza caratteri volutamente eccentrici”.
FIORINO D’ARGENTO (ex-aequo) e assegno di 250 Euro a
LEOPOLDO GORI per il volume
“FUGA E RITORNO”
Loggia de Lanzi Editori- Firenze 2000
*
“Tre stili diversi quanto apprezzabili sotto
l’aspetto letterario, per forma e efficacia, consentono al lettore di
penetrare la complessa andatura di una comune esperienza più unica che rara,
in cui le motivazioni etiche ed estetizzanti prevalgono tanto su quelle
politiche, quanto su quelle strettamente militari”.
MEDAGLIA DI BRONZO a
PIERO CALAMAI - MARIO FUSCO - NATALINO PANCALDI per il volume:
“MEMORIE DI GUERRA 1943-1946”
Editrice Lo Scarabeo - Bologna 2002
*
SEGNALAZIONI D’ONORE attribuite a:
SILVANA ARATA |
per LA CARROZZA
DEL VENTO |
GABRIELE BELLUCCI
|
per IL TALISMANO |
PATRIZIA BURACCHI |
per NON UCCIDERE
L’USIGNOLO |
SANDRO CAPRA |
per PER CASO |
LUCA CARTAPATTI
|
per NUDO DI
VENERE |
VITTORIO POLI |
per LA FINLANDESE |
SEZIONE
E - RACCONTO INEDITO |
“Bel racconto dai risvolti
psicologici interessanti, con un colpo di scena finale che ne fanno una
lettura quanto mai originale”.
Questa la motivazione per il racconto:
“UN PERFETTO INSEGNANTE” di
SARA FIORETTO premiato dalla Commissione
con il
FIORINO D’ORO e assegno di 500 Euro
*
“Racconto intrigante che, a partire
dall’avventuroso viaggio di una lettera spedita da Venezia, ricostruisce la
storia di un capolavoro giapponese d’arte e di culto .
FIORINO d’ARGENTO a
SERGIO CASTRUCCI per il racconto
“LA CLOCHE DE SHINAGAWA”
*
MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo) a
CLAUDIA DI DOMENICO per il racconto:
“ZOSHA”
con la seguente motivazione:
“Racconto poetico di pianti, sogni e profumi esotici: parole magiche scritte
nel silenzio”. *
MEDAGLIA DI BRONZO (ex-aequo) a
TONI PAROLI per il racconto:
“LA SFIDA”
per la seguente motivazione:
“Racconto ben scritto, che tratteggia i ritmi lenti e poi rapidi della pesca
ed i caratteri dei pescatori. La lotta tra un uomo e una trota gigantesca è
raccontata con grande forza e vivacità e si conclude con una inaspettata
nota finale di matrice sentimentale”.
*
SEGNALAZIONI D’ONORE attribuite a:
MILVIA COMASTRI |
per 16 MARZO 1978 |
FRANCO DANI
MORELLINO A VOLPAIA |
per UN BICCHIERE
DI |
MARTA GILIO |
per IO: LA SCELTA
DI MIA MADRE |
ALEXANDER HELLEIN |
per DOVE C’ERA UN
CONFINE |
FABIO OSELLADORE
|
per ANGELA E IL
SUONATORE DI VIOLINO |
SEZIONE
F - TESTO TEATRALE INEDITO |
“Interessante commedia
d’attualità con una trama ben congegnata, quasi da fiction televisiva con
personaggi psicologicamente coerenti, adeguati colpi di scena e un
inaspettato colpo di teatro finale”.
FIORINO D’ORO e pubblicazione del testo teatrale
“QUALCOSA DI PIÙ”
di GIUSEPPE SCIACCA
*
“Dramma di alto valore morale, ben scritto, con
una protagonista femminile di grande levatura e un adeguato antagonista, il
guardiano; al palcoscenico la tenuta teatrale del meccanismo corale”.
FIORINO D’ARGENTO a
PAOLO BUSSAGLI per il testo teatrale
“IL TORCHIO”
*
“Ottima ricostruzione della vita di Gabriele
D’Annunzio e Eleonora Duse, godibile per il linguaggio e con una forma
teatrale inconsueta”.
MEDAGLIA DI BRONZO a
DANIELA MUSINI per il testo teatrale
“MIA DIVINA ELEONORA”
*
SEGNALAZIONI D’ONORE attribuite a:
GIOVANNI COGLITORE |
per LA
COMMEDIA |
CLAUDIO FORTI |
per L’UOMO
DEI SOGNI |
GLORIA ITALIANO |
per TRALCIO
FALCIATO |
TEODOSIO SALUZZI |
per VUOI FARE
IL CANE? |
Nel
concludere, la Giuria Letteraria del XXI Premio Firenze e il Consiglio
Direttivo del Centro Culturale Firenze Europa “Mario Conti” ringraziano il
Presidente del Senato della Repubblica On. Marcello Pera, il Presidente
della Camera dei Deputati On. Pier Ferdinando Casini, il Presidente del
Consiglio Regionale della Toscana On. Riccardo Nencini, il Sindaco di
Firenze On. Leonardo Domenici, l’Assessore alla Cultura del Comune di
Firenze, Simone Siliani, l’Assessore ai Gemellaggi e alle Relazioni
Internazionali, Eugenio Giani, il Presidente dell’Amministrazione
Provinciale Michele Gesualdi, l’Assessore alla Cultura dell’Amministrazione
Provinciale, Elisabetta Del Lungo, la SITA, l’Officina Profumo -
Farmaceutica di Santa Maria Novella, i Fratelli Piccini Gioiellieri, il
Teatro Verdi, l’Autovama, l’Agenzia Arno, il Guardaroba, Amirgiafari, il
Grand Hotel – Westin Excelsior, il Garage Excelsior, Alfredo Ceccanti,
ArnoArtAgency e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze per l’attenzione
prestata alle iniziative celebrative del Premio.
Salutano tutte le Autorità e il foltissimo pubblico presente.
Porgono, infine, un augurio a tutti gli Autori (Letterati ed Artisti) che
hanno partecipato in numero sempre crescente, dimostrando di credere nei
valori delle Lettere e delle Arti e di amare profondamente la Poesia.
Palazzo Vecchio, 29 NOVEMBRE 2003 |