FIORINO D’ORO
UMBERTO VICARETTI
per la poesia inedita
“LA ROSA - SAI - E’ INSIEME
ALTERA E MITE”
con la seguente
motivazione:
“Poesia fortemente suggestiva per le immagini
metaforiche intense, delicate, intrise di teneri rimpianti e di amorosi
pensieri espresse in un linguaggio altamente poetico, elegante e dal
ritmo di alta musicalità”.
a
MARIA
Dal perso labirinto di memorie
lo sguardo mio sorpreso si è impigliato
distrattamente tra i capelli tuoi
(rammento che garrivano nel vento
ora mansueti tessono l’argento).
Tu versi attenta l’acqua al filodendro
carezzi lieve i trepidi germogli
gentile sfogli i petali sfioriti
(la rosa- sai- è insieme altera e mite:
sa dominare e poi chinar la testa).
Forse una pena ti tormenta il cuore
se volgi intorno il pallido tuo viso
dolente come il cerchio della luna
(lo so che inquieta ascolti
lontane e vaghe voci).
Ora più non profumano le stanze
muta è la casa e sola:
le rose che più amiamo
gemmano altrove, cara,
e certo le coltiva un giardiniere
con delicate e tenere cesoie.
Qui ormai la pioggia e il vento
(violini arcani cembali tenaci
per noi concerto postumo d’autunno)
già chiamano ai balconi.
Chiudi la tenda
andiamo anima mia
torno alla terra di smeraldo e luce
splendente e ancora indenne dal dolore.
Io so come guarire le ferite
e come cancellare il filo d’ombra
che intride gli occhi e vela la tua fronte.
Torniamo ai nostri giorni senza tempo
eterni come stelle noi bambini:
principe azzurro io, di te perduto,
superba tu e rapita, mia regina. |
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