Centro Culturale Firenze - Europa
Mario Conti

 

Firenze, 10 febbraio 2004

LA SCOMPARSA DI VITTORIO VETTORI

 

Si è improvvisamente spento, nella Sua casa di Firenze, Vittorio Vettori. Nato a Strada in Casentino il 24 dicembre 1920, insegnante e scrittore, Vettori è stato, tra l’altro, Presidente dell’Accademia Pisana dell’Arte – Sodalizio dell’Ussero -, Segretario Generale dell’Associazione “Amici della rassegna di cultura e vita scolastica”. “Membre d’honneur” della Société Libre de Poésie di Parigi, ha diretto la pagina letteraria del “Telegrafo”, la “Biblioteca dell’Ussero”, la “Lectura Dantis Internazionale”. “Vorace animale letterario”, autore di oltre 150 titoli di confluenza e intersecazione tra filosofia, storia, letteratura, riproposti e tradotti in diverse lingue, ha intessuto significativi rapporti con Piero Bargellini, Mircea Eliade, Ernest Jünger, Sedar Senghor, Ezra Pound, Jorge Luis Borges. Il suo impianto umanistico ha visto in Dante il suo Virgilio esistenziale, amoroso soggetto letterario di innumerevoli e originalissimi studi che hanno varcato le frontiere accreditandogli un crescente prestigio internazionale. Premio Internazionale Fides 1974 per il suo primo romanzo, ha successivamente dato vita ad alcuni libri di viaggio e ad una preziosa “Guida del Casentino”, terra a lui particolarmente cara. Dopo l’esperienza della rivista “Revisione”, diviene Presidente dell’Accademia Casentinese. Cofondatore del Premio Letterario “Casentino” diventa, su invito dell’on. Marco Cellai, Presidente della Giuria Letteraria del “Premio Firenze”, espressione del Centro Culturale Firenze-Europa “Mario Conti” e instancabile animatore delle “chiacchierate” del Centro alle “Giubbe Rosse”. Tributario di riconoscimenti nazionali e internazionali – fra cui sette Premi della Cultura assegnati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, uno della Cassa Scrittori, due “Premi Calliope” e uno delle “Muse” - Vettori ha concluso il suo viaggio dal Solano all’Oceano-Vita. Il suo “umanesimo conciliatorio e polivalente gli ha permesso di mettere insieme Croce, Gentile e Gramsci: l’idealismo storicistico, l’attualismo e la filosofia della prassi: in una parola, la tradizione del pensiero italiano, alla cui totalità Vettori non sa né può rinunciare.”

Con Lui scompare un grande protagonista della Cultura fiorentina ed europea del Ventesimo secolo e il Centro Culturale Firenze-Europa “Mario Conti” perde il creatore dei suoi programmi triennali “Firenze Città di Vita” e “Firenze Fiore del Mondo”.

                                                                                   L’Ufficio Stampa

 

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